Il Campo della Legalità

Saranno in tutto 23 i ragazzi dell’Arci di Trento e Bolzano protagonisti del Campo della legalità che inizierà questa domenica. Promosso dall’Arci Comitato territoriale di Reggio Calabria, Consorzio Terre del Sole, Cooperativa La Nostra Terra e Cisme, partner del Progetto Green Economy e beni confiscati – Esperienze nella Placanica Factory, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’intervento “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” è realizzato in collaborazione con Libera e Associazione ProPentedattilo. Sette giorni di lavoro nei terreni confiscati di Placanica e in concessione al Consorzio Terre del Sole, per ripercorrere storie di legalità, di resistenza e di memoria grazie a personalità del mondo della politica, delle istituzioni, della società civile e dell’associazionismo. Porteranno le loro testimonianze, infatti, l’onorevole Davide Mattiello, esponente di Libera nazionale e componente della Commissione Parlamentare Antimafia, lo scrittore e giornalista Giuseppe Trimarchi e l’imprenditore Michele Luccisano che racconteranno la loro “Calabria Etica”, rappresentanti delle Forze dell’ordine che parleranno di ‘ndrangheta e della sua capacità di penetrazione nel tessuto economico e nel territorio. Durante il campo i ragazzi visiteranno poi la Bottega di Libera a Reggio Calabria e l’ex sala giochi di via Cuzzocrea, bene confiscato e gestito dall’Arci RC. Il Focus “Mafia capitale: immigrazione e nuovo business” sarà invece condotto dagli operatori e dai richiedenti asilo politico del Progetto Sprar di Reggio e Villa San Giovanni. Di contorno, la marcia sui sentieri della memoria in Aspromonte e lo spettacolo/testimonianza di Alberto Polito e i Don Cosciotti senza mancia. L’Arci – ha detto il presidente Davide Grilletto – insieme alle altre associazioni attive sul territorio è impegnata da anni nell’organizzazione di campi nazionali e internazionali sulle tematiche della legalità e del riuso dei beni confiscati alle mafie. A conferma che promuovere la partecipazione diretta dei giovani contribuisce alla creazione di azioni di sviluppo del territorio e diffusione delle buone pratiche”.

Ufficio stampa Progetto

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