Albanese: Grazie a Dio non viviamo in uno stato confessionale ma laico che garantisce ai cittadini la libertà religiosa

Rocco AlbaneseAlcuni passaggi del messaggio alla città dell’Arcivescovo metropolita per le celebrazioni della Santa Patrona evidenziano come la Chiesa reggina continui ad ignorare gli insegnamenti di Papa Francesco rispetto a temi che, in passato, sono stati un invalicabile confine tra laici e cattolici. Il pensiero del Presule, ancorché amplificato dai mass media, non ha limitato la mia spontanea quanto sincera partecipazione alla processione della Vergine Maria. Ho seguito il Quadro con umiltà e devozione di un cristiano, di un credente che trova nella fede il medium per dialogare con Dio e nella ragione la forza del mio trentennale impegno politico al servizio della gente e la disponibilità nei confronti della Chiesa che opera nel sociale. I cattolici impegnati in politica non sono sottoposti alle curie e non prendono disposizioni dal vescovo della loro diocesi, ma rispondono alla propria coscienza. Grazie a Dio non viviamo in uno stato confessionale ma laico che garantisce ai cittadini la libertà religiosa. Non siamo più ai tempi di Pio IX e la secolarizzazione non è il male assoluto della società contemporanea, ma lo strumento che assicura la demarcazione tra le funzioni dello Stato e quelle della Chiesa che oggi, grazie alla rivoluzione dell’attuale Pontefice, si sta aprendo ai cambiamenti sociali che solo il conservatorismo continua a ignora e condannare. Le unioni civili, decisi dalla Commissione “Statuto e Regolamento” del Consiglio Comunale di Reggio che mi vede come vicepresidente, sono ormai un fattore strutturale nell’organizzazione della vita sociale moderna. Ho votato a favore di questo istituto senza tradire né l’insegnamento cristiano né il principio dell’eguaglianza dei cittadini. Sulla scristianizzazione della società, il Metropolita, prima che nella società, dovrebbe guardare all’interno della Chiesa per chiedersi perché oggi sono sempre di più gli uomini che non credendo alle gerarchie religiose si affidano a un Dio personale.

Rocco Albanese

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