Immigrazione – La commissione per le Libertà civili a confronto sulle proposte della Commissione Europea

Ogni giorno decine di migranti arrivano ai confini dell’Unione europea. La Commissione europea ha annunciato una nuova serie di proposte da discutere martedì 22 settembre in commissione per le Libertà civili del Parlamento. Le misure proposte comprendono il meccanismo permanente di distribuzione, la lista UE dei paesi di origine sicuri e la politica di rimpatrio efficace. Segui il dibattito in diretta sul nostro sito e controlla le principali rotte migratorie sull’infografica.Rifugiati La proposta della Commissione annunciata il 9 settembre prevede il trasferimento di altri 120.000 richiedenti asilo provenienti da Italia, Grecia e Ungheria verso altri stati membri dell’UE. Tali misure saranno discusse martedì durante la riunione straordinaria del Consiglio di Giustizia e per gli affari interni. Questa proposta è stata già sostenuta dal Parlamento in una votazione d’urgenza il 17 settembre. Per quanto riguarda il meccanismo di distribuzione permanente e la lista UE dei paesi sicuri, il Parlamento e il Consiglio hanno il diritto di decidere equamente.
Roberta Metsola (PPE, Malta) – La “Fortezza Europa” non è una risposta. E non lo è nemmeno abbandonare i nostri controlli alle frontiere esterne. I ministri si incontrano di nuovo questa settimana e devono avere il coraggio politico di agire. La nostra Unione dipende da questo.
Birgit Sippel (S&D, Germania) – Il presidente della Commissione Juncker ha presentato un piano concreto, tra cui il trasferimento di altri 120.000 profughi provenienti da Grecia, Italia e Ungheria, e un meccanismo di distribuzione permanente. Ora dobbiamo fare pressione sui governi nazionali per approvarlo.
Timothy Kirkhope (ECR, Regno Unito) – Spero che potremo iniziare a guardare al quadro più ampio: come poter davvero fermare i trafficanti, accelerare i ritorni di migranti economici, garantire delle condizioni di accoglienza sicure per i veri rifugiati, e trovare le risorse per sostenere i campi profughi in Libano, Turchia e Giordania.
Cecilia Wikström (ALDE, Svezia) – Sono orgoglioso che il Parlamento europeo dia il buon esempio agendo più rapidamente possibile per aiutare i rifugiati che hanno raggiunto l’Europa. La crisi a cui stiamo assistendo in questo momento è solo una piccola parte della crisi che potrebbe presto colpire l’Europa intera.
Ska Keller (Verdi / ALE, Germania) – Al voto di approvazione del regime ricollocazione dei rifugiati, senza indugio, il Parlamento europeo ha agito a riconoscere l’urgenza della situazione e ha inviato un segnale forte ai governi nazionali.

c.s. – Parlamento Europeo

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