Il Parco dell’Aspromonte si ritaglia uno spazio da protagonista assoluto ad Expo 2015

Tra natura e cultura, biodiversità e prodotti tipici, il Parco dell’Aspromonte si ritaglia uno spazio da protagonista assoluto ad Expo 2015 dove, insieme alla Regione Calabria e ai parchi calabresi del Pollino e della Sila, ha promosso la sottoscrizione della prima “Carta del cibo naturale, pulito e sostenibile”, coinvolgendo i rappresentanti di numerosi Parchi nazionali in una giornaente parco expòta “storica” per le Aree protette italiane.  Domenica scorsa all’interno del padiglione “Corriere della Sera” nell’ambito degli eventi organizzati dalla Regione Calabria, il Parco dell’Aspromonte è stato impegnato su due distinti momenti, culminati con la presentazione e la firma della prima Carta del Cibo, vera e propria dichiarazione di intenti su cui proiettarsi con convinzione. La giornata ad Expo 2015 della delegazione del Parco Nazionale dell’Aspromonte si è aperta con il workshop “I Parchi calabresi si raccontano”, durante il quale il Presidente Giuseppe Bombino ha esaltato il territorio aspromontano che, spaziando dal litorale tirrenico a quello ionico della Calabria, dà luogo ad una grande varietà di specie vegetali e genera una vasta biodiversità, grazie anche alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Bombino ha illustrato come l’Ente Parco attraverso attenti processi di tutela delle biodiversità e di sviluppo sostenibile, protegge questa inestimabile bellezza di paesaggi, storia, natura, cultura e tradizioni. Il Presidente ha inoltro introdotto la relazione “Aspromonte e bergamotto. Identità di un territorio e frontiera della sana alimentazione”, tema scelto dal Parco dell’Aspromonte per esaltare un prodotto di eccellenza calabrese la cui zona di produzione ricade all’interno del Parco. Proprio il massiccio aspromontano, grazie alla sua estensione e alla sua caratterizzazione orografica, partecipa alla formazione di quelle condizioni climatiche ed ambientali favorevoli che consentono al bergamotto di trovare, proprio nella Provincia di Reggio Calabria, il suo habitat naturale e nella vallata dell’Amendolea (valle che “entra” nella sua interezza in territorio del Parco) il suo punto d’eccellenza per la produzione dell’agrume.  Esaustive e dettagliate le relazioni “tecniche” del Prof. Rocco Mafrica del Dipartimento Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha spiegato le origini del Bergamotto e le specificità dal punto di vista agronomo, oltre che la contestualizzazione ambientale del territorio aspromontano che ne favorisce la sua naturale crescita; di “caratteristiche chimiche e proprietà terapeutiche” sulla salute ha invece parlato il dott. Elio Stellitano Direttore U.O.C. Medicina Interna P.O. Melito Porto Salvo: “Recenti esperimenti su animali hanno dimostrato che i polifenoli contenuti nel bergamotto – ha spiegato Stellitano, – sono potenti antiossidanti in grado di frenare il colesterolo e migliorare la glicemia, e può essere molto utile nelle terapie in casi di sindrome metabolica ( ad alto rischio cardiovascolare). Ma la grande novità è che può avere anche caratteristiche anti tumorali, come hanno confermato alcuni studi sul tumore del retto. Degustando bibite, succhi e dolci a base di bergamotto ci si può anche curare”. Nell’intervento a più voci i rappresentanti dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, alla presenza del Direttore Tommaso Tedesco, hanno posto l’accento anche sull’ abbinamento enogastronomico del bergamotto con altri prodotti identitari del parco nazionale d’Aspromonte come il caciocavallo di Ciminà, la patata aspromontana e i fagioli “pappaloni”, che in questi ultimi anni riscuote grandissimo “interesse” nelle realtà enogastronomiche mondiali. Presenti e firmatari della “Carta del Cibo” anche Massimo Geraci, Direttore del Parco Regionale dei Nebrodi e Agata Puglisi, coordinatrice del gruppo Unesco del Parco Regionale dell’Etna, che hanno accompagnato il Parco dell’Aspromonte nella giornata milanese, e ancora Domenico Totaro, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano; Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano e Consigliere di Federparchi; Paulo Castro, Consigliere di Europarc; Angelo De Vita, Direttore del Parco Nazionale del Cilento; Vittorio Alessandro, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

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