Kazakhstan: centro dell’Eurasia

KazakhanFabio Indeo, studioso ed esperto di politiche economiche e di sicurezza dell’Asia Centrale, in questo libro traccia in maniera chiara ed esaustiva un profilo del Kazakhstan. Indipendente dal 1991, ma con un passato antico, vive il presente ed è proiettato verso il futuro. In Kazakhstan convivono in armonia 104 gruppi etnici e 17 confessioni religiose. Il paese, bagnato dal Mar Caspio e dal Lago d’Aral, è l’unico dell’area ad aver intrapreso azioni per tentare di porre fine al rischio di scomparsa del Lago d’Aral. Possiede riserve petrolifere pari a 30 miliardi di barili; ricco di gas, anche se in quantità inferiore rispetto al petrolio; detiene la seconda riserva al mondo di cromo, piombo, zinco e uranio. Ciò nonostante l’economia kazaka non si fonda solo sullo sfruttamento delle risorse naturali. Sviluppate anche l’agricoltura e l’allevamento. Il fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna, oltre a detenere le quote delle principali compagnie nazionali, ha il compito di sostenere il processo di modernizzazione e diversificazione dell’economia kazaka. L’obiettivo del presidente Nursultan Nazarbayev è che il Kazakhstan entri a far parte, entro il 2050, delle 30 nazioni più sviluppate al mondo. Perciò particolare attenzione è rivolta agli investimenti esteri in Kazakhstan. Molto stretti i legami con l’Italia, grazie anche alla presenza dei maggiori gruppi italiani tra i quali ENI e Salini-Impregilo. Una nazione, il Kazakhstan, in ascesa anche per le scelte di politica internazionale (tra l’altro, ha rinunciato alle testate nucleari) improntate a perseguire interessi variegati ed estesi, senza avversione o pregiudizi nei confronti di nessuna nazione.

Tonino NOCERA

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