Ancora una penalizzazione, ancora uno “schiaffo” del Governo Renzi alla nostra amministrazione

Movimento Dialogo CivileSei milioni di euro in tre anni, infatti, è il taglio previsto dalla Legge di stabilità presentato in Aula e che, dopo il meno 9 milioni di euro dello scorso anno, fa registrare un ulteriore sottrazione di risorse alla nostra città. È strano, ma siamo sicuri che sia solo un caso, che il Premier Renzi tanto vicino al sindaco Falcomatá tagli risorse a comuni in difficoltà salvo poi stanziare milioni e milioni di euro per Roma e Milano, guarda caso due città in cui proprio nel 2016 si dovrà tornare al voto. Il taglio di questi fondi del Decreto Reggio rischiano di affossare economicamente e socialmente la nostra città poiché incidono, negativamente sulla realizzazione di opere progettate ed inserite in una pianificazione strategica  che le Giunte di centrodestra avevano predisposto concependo una città moderna e funzionale. Molti cantieri bloccati, inoltre, rischiano di non poter ripartire per la mancanza delle somme necessarie. Al Sindaco Falcomatá l’ingrato compito di spiegare ai reggini perché, il Governo suo amico, continua a rifilare solo umiliazioni ad una popolazione già sfiancata da un commissariamento ingiusto e da una tassazione cittadina alle stelle per volontà della stessa Commissione. Rimpiangiamo i tempi in cui la nostra città “pesava” nelle decisioni dei Governi nazionali, sembrano lontani anni luce gli anni del centrodestra quando con caparbietà ed impegno il sindaco Scopelliti riusciva ad ottenere dal governo Berlusconi il rifinanziamento del Decreto Reggio per 110 milioni di euro con fondi destinati al nuovo palazzo di giustizia, al dissalatore, alla riqualificazione cittadina, attraverso un rapporto privilegiato tra governo centrale ed ente locale che, su scala nazionale, contava e si faceva “sentire”. L’Amministrazione comunale attuale troppo concentrata ad appropriarsi dei successi del centrodestra, dovrebbe invece spiegare ai reggini perché  90 milioni del Piano della Mobilità comunale sono andati perduti, perché il processo di dismissione del patrimonio edilizio comunale fonte di risorse per il comune è ad oggi paralizzato: questa amministrazione, in sintesi, continua a non produrre nulla a favore della comunità reggina, sbandierando meriti e successi inventati e non difendendo la città di fronte alle continue ed arroganti prevaricazioni del Governo Renzi.

Movimento Dialogo Civile

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