Reggio Calabria, al via la 3° mostra d’Arte Metrica firmata da Simona Sferra

Simona Loreta SferraDal 26 al 31 ottobre la Galleria di Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, torna ad ospitare la mostra d’arte materica dell’artista Simona Loreta Sferra. Dopo il grande successo registrato in occasione dell’ultima esposizione, Mostra di una notte di mezza estate, l’originalità dell’artista tarantina torna a incantare il pubblico di Reggio che questa volta assisterà ad un “Impeto cromatico, un viaggio tra onirico e realtà”. L’inaugurazione è in programma lunedì 26 ottobre alle ore 17.30 di fronte al teatro “Francesco Cilea”. La mostra (ingresso libero) sarà visitabile fino a sabato 31. Si tratta spiega Sferra “di una proposta materica che sfrutta l’arte del ‘concreto’ per crearsi una valvola di sfogo del suo modo di sentire le cose. La ricorrenza del nero è un messaggio di curiosità e, al tempo stesso, un’indagine cosmologica. Rivive in questo modo il mistero espresso nella precedente mostra Odi et Amo, l’eterno dilemma, il perpetuo duello fra l’odio e l’amore che da sempre alberga negli uomini, il desiderio di libertà che spesso si cela dietro il falso perbenismo di stampo borghese”. Nell’opera di Sferra la magia del colore che si sposa col torpore del letargo notturno, permette di rivivere sogni e stati d’animo. “Tra razionalità e irrazionalità – sottolinea ancora l’artista – queste ultime rappresentate dalle volute imperfezioni nella stessa stesura e creazione di alcuni quadri, quasi a voler gridare che l’imperfezione è parte di noi, per quanto gli sforzi di un ineccepibile quanto mai ipocrita modus vivendi, non siano mai del tutto ripagati”. Pennellate frenetiche, ora lente e ripetitive, ognuna delle quali intrisa di sfaccettature emotive profonde e autentiche. La chiave di lettura, l’essenza che emerge attraverso questa mostra è dunque la nostra pura umanità. Nel panorama dell’outsider art, l’impiego della materia quasi a voler dar vita alle forme e reale consistenza, sommato all’uso del colore permettono all’artista una trascrizione della propria interiorità, formula segreta che a suo parere consente di mettere in comunicazione gli osservatori, non solo col suo intento ma gli uni con gli altri. L’arte materica di Simona Loreta Sferra è una vera e propria proclamazione dell’esistenza, che per quanto costellata da tumulti e vicissitudini, sa godere comunque dei brevi raggi di gioia che il cielo sa donarle.

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