Messina vive oggi la più importante crisi idrica della sua storia recente, forse dal periodo post terremoto. La città è divisa in due zone, quelle alte che hanno continuato a soffrire e quelle pianeggianti che, in gran parte, hanno potuto godere di un approvvigionamento, seppur razionato e a ore. Una situazione arrivata al limite del sopportabile per la cittadinanza in quanto l’erogazione non è sufficiente. Si sta valutando una nuova soluzione per accellerare i tempi di ritorno alla normalità. Realizzare un nuovo by-pass sulla condotta del Fiumefreddo, che “aggiri” la frana di Calatabiano dovrebbe e potrebbe essere la nuova soluzione temporanea messa in atto in qualche giorno in attesa che si affronti il nodo del dissesto idrogeologico del costone di Calatabiano in maniera più approfondita. Un problema non secondario, ad oggi, pare la mancanza di fondi occorrerebbero circa 1-2 milioni di euro. La regione Sicilia non li ha ed allora pare che la Protezioni Civile se ne farà carico ma per erogarli occorre un’ordinanza con la dichiarazione dello stato di emergenza. I tempi di messa in sicurezza e rientro a pieno regime della conduttura sono però stimati in due o tre mesi.
banner
Recommended For You
About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.