Ancora una volta Scura non si presenta alla seduta consiliare. D’Ascoli: i reggini non sono figli di un Dio minore…

Giuseppe D'Ascoli19\11\2015 – Ancora una volta la città metropolitana di Reggio Calabria è stata presa in giro e questa volta da parte del Commissario alla sanità regionale ing. Scura. Per la seconda volta nonostante fosse stato interpellato ed avesse dato il suo assenso, non si è presentato alla seduta del Consiglio Comunale monotematico sulla sanità reggina. E’ dalla 2009 che la sanità calabrese è commissariata. Si sono succeduti commissari, subcommissari , anche ben retribuiti, ma la situazione non è assolutamente cambiata. E’ di qualche giorno addietro la pubblicazione da parte del Ministero della Salute della griglia dei LEA e la Calabria è addirittura peggiorata perdendo tre posizioni ed attestandosi  ultima. Sono aumentati i ricoveri negli ospedali ed in particolar modo quelli impropri (fonte Ministero della Salute). I guasti causati da gestioni politiche sin troppo allegre hanno reso questa situazione veramente drammatica. Vorremmo capire il motivo dei vincoli imposti dalle regole del commissariamento, ovvero risparmio, riduzione della spesa. Il tutto si traduce in tagli alle aziende sanitarie. Succede allora che il fenomeno della migrazione sanitaria sia in continuo aumento e per tale motivo la regione Calabria spenda circa 250 milioni di euro l’anno. A proposito della nostra sanità reggina bisogna dire che le azioni, molto valide, intraprese dal Dottor Benedetto sono supportate in maniera veramente encomiabile dei medici che dimostrano grande spirito di sacrificio e grande trasporto senza guardare mai l’orologio e tutto questo lo si può evincere dai report mensili. Per chi non lo sapesse, o meglio ancora lo avesse dimenticato, il nostro ospedale e un centro HUB proprio come i grandi aeroporti internazionali ed in quanto tale,  così come prevede la Legge,offre il massimo delle eccellenze specialistiche che riguardano la Cardiologia,l’Oncologia, la grave  traumatologia quindi la necessaria presenza di una Neurochirurgia.   A tal proposito la Neurochirurgia di Reggio Calabria, prima in Regione per istituzione, che é stata punto di riferimento per l’Italia tutta e non solo, con la guida dell’attuale Primario Dr Mauro Campello, ha invertito in trend negativo della migrazione sanitaria. Naturalmente grazie anche al personale medico ed infermieristico che, non senza grandi sacrifici, riesce a mantenere standard di assistenza elevati. Nell’ultimi anni sono andati in pensione ben cinque medici e l’attuale forza sanitaria è rappresentata da sei medici di ruolo e da un medico precario. Si capisce bene come con questo numero esiguo di personale si potrà andare avanti e garantire appena l’emergenza solo per poco tempo e sempre con gravi difficoltà. Se poi pensiamo che a partire dal 25 novembre entreranno in vigore, a meno di deroghe da parte del Ministero della salute( di cui non si ha sentore),  le normative dettate dalla Unione Europea non sarà più possibile garantire i LEA. Si ben comprende a cosa si andrà incontro. Urge correre ai ripari. Oltre naturalmente a questo sarebbero state   tante altre problematiche interessanti non solo l’Ospedale ma anche  il territorio di cui avremmo voluto discutere col signor Commissario Scura e contemporaneamente avremmo presentato delle proposte anche molto valide e tali da essere poste in campo a costo zero. Ma non è stato possibile. Il centrodestra in seno al Consiglio Comunale ha veramente a cuore le sorti della Città ma, ancor prima e sicuramente di più la salute dei cittadini. Si chiede, quindi,  al signor Sindaco di tagliare meno nastri e di dedicare  molta più attenzione ai suoi cittadini che non sono figli di un Dio minore.

Giuseppe D’Ascoli – Consigliere Comunale F.I.

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