Qualità della vita: 2 “Italie” 1°Bolzano ultima Reggio Calabria

nord-sud-italiaLa classifica annuale che il Sole 24 Ore  fornisce in base alla vivibilità delle provincie italiane quest’anno è stata estesa a 110 nuovi territori, tenendo in considerazione le dinamiche sociali ed economiche. Il criterio di giudizio comprende sei diversi indici di valutazione ed incrocia i dati  di ricerche nazionali. Generalmente in cima alla classifica finiscono così le aree che riescono a totalizzare i migliori piazzamenti nelle varie misurazioni parziali, divise nelle sei macro-sezioni: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, demografia, ordine pubblico, tempo libero. Da 26 anni il famoso quotidiano nazionale effettua alla fine dell’anno questa pubblicazione. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro. Anche quest’anno a trionfare le città del Nord Italia, prima classificata Bolzano che eccelle  nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), e nelle somme destinate al consumo familiare (2600€). La città del Nord Est italiano ritorna al primato per la quinta volta in 26 anni di ricerca (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995), seconda Milano che scala inaspettatamente diverse posizioni e terza Trento. Scende nella classifica la Capitale, Roma che scende al 16° posto risulta perdere molto in qualità della vita, sicuramente anche gli scandali sulla gestione degli affari pubblici ha influito nella valutazione. Fanalino di coda invece è Reggio Calabria, in base alla classifica è la provincia dove  si vive peggio, per quest’anno, in Italia. Il quadro dipinto dai media della città,la più grande in Calabria e della nostra provincia è a dir poco sconcertante e mortificante. Questo il trafiletto tratto dall’articolo de Il Sole 24 ore ” Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nei primi tre capitoli, Tenore di vita, Affari e lavoro Servizi: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell’utenza), pessimo il voto di Legambiente”. Tra le maglie nere, Vibo Valentia risulta al penultimo posto e Messina al 104°. Al “sole” invece Firenze che arriva appena sotto il podio salendo sino al 4° posto e Siena 9° e da uno spaccato dell’Italia Centrale particolare, molto diversificato, perché nella stessa aerea a distanza di qualche centinaio di km ci sono valori molto distanti tra loro l’esempio è dato da Frosinone che si piazza solo 84°.

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.