Vibo Valentia, catturato latitante di Seminara

Polizia arrestoNel primo pomeriggio di oggi personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, coadiuvato da agenti del Commissariato di P.S. di Palmi e della Squadra Mobile di Vibo Valentia, con il supporto di un elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato, nell’ambito di una complessa attività di indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria finalizzata alla ricerca ed alla cattura dei latitanti della fascia tirrenica, ha proceduto alla cattura del pericoloso latitante, esponente di spicco del sodalizio di ‘ndrangheta dei SANTAITI di Seminara (RC), C. A. A seguito dell’attività investigativa svolta sotto la direzione della Procura Antimafia reggina, lo stesso è stato individuato in un resort della “Costa degli Dei”, nella zona costiera a sud della Provincia di Vibo Valentia, all’interno di un bungalow ove si nascondeva. Il C., condannato per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed omicidio, era disarmato ed al momento della cattura non ha opposto resistenza agli agenti che avevano opportunamente cinturato l’obbiettivo, rendendo impossibile ogni via di fuga al ricercato. La condanna all’ergastolo a carico del C. era frutto di attività di indagine compiuta dalla Polizia di Stato reggina e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia che ricostruiva l’omicidio di D. C., quest’ultimo cognato di A. G. dell’omonimo clan palmese, la cui responsabilità ricadeva sul clan SANTAITI. L’indagine consentiva di appurare che gli esecutori materiali del grave fatto delittuoso erano S. C. D. e, per l’appunto, C. A.  A seguito della condanna all’ergastolo comminatagli dalla Corte d’Assise di Appello di Reggio Calabria, in data 27 luglio 2015 C. A. si rendeva latitante. Il ruolo di rilievo ricoperto da C. A., in seno alla consorteria mafiosa dei SANTAITI di Seminara, era emerso proprio dalla vicenda relativa l’omicidio di D. C., poiché S. C. D., pur avendo la disponibilità di altri nipoti maschi diretti e di numerosi affiliati, aveva scelto proprio C. A. come suo complice per compiere tale delitto. Le indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzate alla cattura degli altri latitanti della fascia tirrenica della ndrangheta, proseguono incessantemente.

comunicato stampa  – Questura di Reggio Calabria

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