Immigrazione e terrorismo: per Alfano e Mogherini, Schengen è ok

immigrati-LampedusaChe la gestione dei flussi migratori e della sicurezza interna siano i problemi più decisivi che il Ministro dell’Interno si sia trovato a dover gestire, non c’è dubbio. Entrambi, nolenti o volenti, anche se indirettamente, aprono una questione pericolosa e delicata, quella cioè del terrorismo di matrice islamica, pertanto c’è poco da scherzare. Non che vi sia un legame necessario tra i due fenomeni – immigrazione e terrorismo – ma è chiaro che gli arrivi pongono inevitabilmente la questione.  Angelino Alfano, intervistato qualche giorno fa dal quotidiano “La Stampa” ha messo in evidenza come i pericoli possano arrivare non soltanto dalla rotta mediterranea ma anche da quella balcanica. Il leader di Ncd aveva anche chiarito che sono tre i livelli su cui si articola l’intervento del nostro Paese, ovvero “quello della collaborazione europea”, quello del rafforzamento “del presidio delle frontiere” e quello “legato alla deterrenza”.

Angelino AlfanoMa, in questo quadro, che a livello astratto potrebbe anche suscitare approvazione, il dato più significativo resta la decisione di non chiedere la sospensione del Trattato di Schengen. Pertanto, anche se è prevista l’espulsione degli aspiranti foreign fighters, e anche se – come riportato dal sito del Tgcom24 – “non è vero che l’Italia è pronta a ripristinare i controlli ai confini con la Slovenia” perché “quello che abbiamo fatto da settimane è rafforzare i controlli in funzione anti-terrorismo lungo la rotta balcanica”, per Alfano, Schengen non si tocca, nonostante da più parti e da più Paesi ne vengano messe in evidenza limiti e criticità.

federica-mogherini-italia-russia-1-770x526Insomma, è una Europa a più marce quella che sta venendo fuori rispetto alla questione dell’immigrazione. Se molti Paesi, non più solo quelli del Centro, ma anche quelli del Nord, stanno chiudendo le frontiere e rafforzando i controlli, l’Italia dal canto suo intende muoversi su un percorso differente. Ma Alfano non è l’unico a escludere l’ipotesi di un intervento rispetto a Schengen. Anche l’Alto commissario Ue per la politica estera, Federica Mogherini, si pone su un piano del tutto simmetrico sino ad arrivare ad affermare non soltanto che mettere in discussione Schengen è un segno di debolezza per l’Europa, ma anche che il Trattato possiede tutti i meccanismi per affrontate sia l’immigrazione che il fenomeno del terrorismo.

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About the Author: Luigi Iacopino