C’è l’ok del Senato, l’omicidio stradale diventa legge

SenatoC’è la legge sull’omicidio stradale. Il testo è stato approvato a Palazzo Madama. L’aula ha espresso il “sì” al voto di fiducia chiesto dal Governo sul ddl per l’omicidio stradale. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti. L’auto utilizzata come un arma, questa la ratio del nuovo reato di omicidio stradale. La ministra per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi aveva posto la questione di fiducia sul disegno di legge contro l’omicidio stradale. Il voto sul provvedimento era previsto nel pomeriggio di oggi. Lo stesso testo aveva già ricevuto il via libera della Camera e per questo è divenuto legge. Saranno 27 gli anni previsti come pena massima per chi guidando in stato di ebbrezza (con grado alcolemico superiore a 1,5) o, sotto l’effetto di droghe, uccide più di una persona e si dà anche alla fuga. Se invece la vittima è una l’imputato rischia da otto a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. In caso di condanna o patteggiamento per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente che potrà essere riottenuta dopo 5 anni in caso di lesioni, 15 in caso di omicidio e 30 nei casi più gravi come la fuga per conducente. Prima della condanna la patente potrà essere sospesa fino a 5 anni (se ci sono vittime o feriti) in attesa degli esiti del processo. In caso di condanna non definitiva la sospensione può essere prorogata fino a un massimo di 10 anni. Tra le modifiche al codice penale l’inserimento dell’omicidio stradale tra i delitti per i quali è previsto l’arresto in flagranza. Chi rifiuta di sottoporsi agli esami per accertare lo stato di ebbrezza alcolica o di sostanze stupefacenti viene coattivamente sottoposto ai prelievi biologici per gli accertamenti, nel rispetto degli accorgimenti previsti dal codice penale. In caso di lesioni personali stradali è prevista la reclusione da 2 a 4 anni. Se il conducente che ha provocato feriti si dà alla fuga la pena potrà essere aumentata fino alla metà. Se invece non ci sono responsabilità dirette, la pena potrà essere diminuita fino alla metà.

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