Per l’Istat a febbraio sono diminuiti i prezzi al consumo dello 0,3%

istatA febbraio l’Italia è tornata in deflazione dopo nove mesi. L’Istat ha confermato,nei dati definitivi, una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% su base annua – il più ampio da oltre un anno (gennaio 2015) – e una riduzione dello 0,2% anche su base mensile. Il mese precedente c’era stato un aumento dei prezzi dello 0,3% sull’anno e un calo dello 0,2% sul mese. Numeri che certificano l’urgenza di agire da parte della Bce, che ha l’obiettivo di tenere i prezzi vicini al +2% nel medio periodo. Non a caso, la scorsa settimana Mario Draghi ha annunciato una serie di imponenti misure che ampliano l’intervento della Banca centrale proprio per far risalire i prezzi e stimolare la ripresa. La forte flessione tendenziale dei prezzi al consumo è dovuta a una dinamica congiunturale caratterizzata da cali dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto, che si confronta con quella positiva di febbraio 2015 quando, invece, tutte le tipologie di prodotto segnarono una ripresa dei prezzi rispetto al mese precedente. Rispetto a gennaio 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di quattro decimi di punto percentuale. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,4% su base mensile e dello 0,2% su base annua (da +0,4% di gennaio), confermando la stima preliminare. La flessione congiunturale è da ascrivere anche ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.

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