Rispetto allo scorso anno, nel 2016 il numero di italiani che partiranno in occasione delle vacanze di Pasqua è destinato ad aumentare, facendo registrare un +7,1%. A rivelarlo è Federalberghi che attesta come la meta più ambita resta il mare (29% della domanda rispetto al 31% del 2015), seguito dalle località d’arte maggiori e minori (28% vs 26% del 2015), dalla montagna (23% vs 24% del 2015), dai laghi (3% vs 5% nel 2015) e, infine dalle località termali e del benessere (3% come nel 2015), per un totale di circa 9,7 mln di viaggiatori.
Spesa media e giro d’affari
Dall’indagine condotta, è emerso, inoltre, che la spesa media ammonterà a circa 332 euro, tra chi resterà in Italia e chi si recherà all’estero (solo l’8%), rispetto a una permanenza media che si “attesterà sulle 3,5 notti”, per un giro d’affari di 3,22 miliardi di euro, in aumento dello 4,5% rispetto al 2015. Sul fronte estero, sono poche le disdette a seguito di quanto verificatosi a Bruxelles, dei successivi allarmi registrati e delle minacce indirizzate dai terroristi ad altri Paesi europei, come l’Inghilterra. Insomma, chi ha deciso di confermare le vacanze, non ha voluto lasciarsi intimorire dal clima teso che si respira in questo momento nel vecchio continente.
Le strutture ricettive
“La struttura ricettiva preferita – si legge nel comunicato stampa della principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia – sarà per il 31,2% la casa di parenti o amici (rispetto al 32,4% del 2015), seguita dall’albergo (27,9% vs 26,9% del 2015), dalla casa di proprietà (13,4% vs 15% del 2015), dai B/B (8,3% vs 6,4% del 2015) e dall’appartamento in affitto (3,7% vs 4,2% del 2015)”.
