Il “Vizietto”

di Fabrizio Pace – Come altro potrebbe definirsi quella situazione di fatto in base alla quale ci si propone mediaticamente come il partito dei giusti, della legalità e della trasparenza e si finisce invece per essere come o peggio di molti che trasversalmente ruotano nel calderone della politica?

A segnalare tali “eventi” in rete sono nate anche diverse iniziative come per esempio qualche pagina Facebook dal “dedicata”. Gli ultimi fermi eccellenti avvenuti in Calabria ripropongono prepotentemente la questione della legalità e della moralità due aspetti sui quali i Partito Democratico ha basato le ultime campagne elettorali a scapito di programmi e promesse.

Quello che lascia più sbigottiti nella vicenda di Rende, messa a nudo dalle indagini dei Carabinieri, è  l’esistenza di un sistema ultradecennale. Nella sostanza parte della politica aiutava soggetti legati alla ‘Ndrangheta.

Il paradosso vuole anche che nel 2012 a Rende furono inviati i commissari prefettizi per verificare una situazione che già all’epoca venne definita allarmante, senza però, dopo un anno di lavoro addirittura, ravvisare i presupposti per lo scioglimento dell’amministrazione.

I vertici del PD locali e qualche esponente di livello nazionale si precipitarono nelle dichiarazioni pubbliche a sventolare il fatto che a Rende non vi fosse alcuna infiltrazione, situazione ampiamente smentita dalle indagini dei giorni scorsi.

Strano che su Reggio Calabria vi fu un comportamento inverso, riguardo lo scioglimento dell’amministrazione Arena, solita sovraesposizione mediatica di vari esponenti del PD, svariate passeggiate antimafia ma in concreto l’inchiesta oltre che azzerare  indiscriminatamente la classe politica di centrodestra non ebbe i risvolti giudiziari che ad oggi possano giustificare il commissariamento prefettizio voluto dall’allora ministro Annamaria Cancellieri.

Tra qualche giorno sarà nuovamente a Reggio Calabria Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, colei che dovrebbe avere particolarmente a cuore la realtà calabrese (grazie al PD è stata eletta sul territorio). La Bindi sui fatti di Rende però appare distratta (su un articolo de ilFattoQuotidiano si legge che sia stata tra coloro che nel 2012 abbia firmato la nota congiunta del PD di soddisfazione in relazione all’insussistenza dei presupposti per lo scioglimento di Rende)  mentre è sembrata sempre molto “attenta” alle vicende reggine, pur non avendo mai deciso di incontrare le più alte istituzioni politiche locali.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.