Azione Nazionale: “Waterfront occasione unica di sviluppo”

Il waterfront di Reggio, un’occasione che la città non può permettersi di perdere. Nella sede cittadina di An, stamane, Ernesto Siclari, Daniele Romeo e Antonella Postorino hanno illustrato, con l’ausilio di 69 immagini, il progetto waterfront nei dettagli ed hanno chiarito, a tal proposito, la posizione del movimento da loro rappresentato.An Conferenza stampa Waterfront “Chiediamo all’amministrazione comunale che si faccia una tavola rotonda su questo argomento – ha chiarito Siclari – in modo da coinvolgere cittadini, parti sociali ed associazioni di settore – la vicenda per Siclari- non può essere liquidata con una semplice risposta come ha fatto il sindaco ultimamente, descrivendola come un’opera non prioritari aper la città. Non ci basta. Secondo noi il waterfront sarebbe un volano di sviluppo economico, turistico e lavorativo, sotto tutti i profili, realizzare un’opera che è stata lo zenit del percorso più generale che il Centrodestra ha individuato per la città a vocazione turistica. Si tratterebbe inoltre della realizzazione postuma di un architetto, Zaha Hadid, unanimemente riconoscita come tra i più grandi del mondo, venuta a mancare ultimamente”. E da qui un appello “Evitiamo ogni genere di polemica, chiediamo di abbassare i toni. Recriminare sul passato non c’interessa, ci sta a cuore, per il bene della città, che ci sia una partecipazione diretta della cittadinanza e non escludiamo l’ipotesi di chiedere un referendum popolare. Stiamo valutando questa possibilità”. Il waterfront di Reggio è un intervento finanziato con 16 milioni del fondo Pisu e 52 milioni del Decreto Reggio. Risorse che servirebbero alla riqualificazione di tutta l’area che va dalla pineta Zerbi al porto, compresa lacostruzione del cosiddetto “Museo del mare”. La parte di finanziamento legata al Pisu (riqualificazione dell’area) è già in uno stato avanzato: c’è stato l’affidamento, tuttavia i lavori non sono partiti per il fallimento della ditta aggiudicataria. Daniele Romeo chiede delle risposte più concrete “La firma del progetto avvenne in un anno importante. Nel 2009 fu riconosciuto a Reggio lo status di Città metropolitana – evidenzia – il progetto è stato voluto fortemente dal centrodestra, stento a credere che l’amministrazione comunale voglia fare un dispetto e non portare avanti il progetto per questo. E’ necessario pensare alla comunità. L’immagine di Reggio, durante il governo del centrodestra, era diversa, di più ampio respiro e di prospettiva”. Proprio in quel contesto sarebbe nata la grande struttura, “una ciliegina sulla torta per una Reggio rinata, al centro del Mediterraneo, che aveva ospitato la riunione dei sindaci metropolitani del Mediterraneo. In questa ottica bisognerebbe continuare a vedere la città, senza risvolti politici strumentali”. L’architetto Postorino ha poi illustrato le potenzialità architettoniche, economiche e turistiche del progetto sottolineando che non si tratta “solo di un’opera sulla carta che vogliamo rincorrere a tutti i costi ma è un’opera già avanzata di cui un lotto è stato già appaltato. Quindi, intervenire e bloccarla vorrebbe dire pagare delle penali. Si tratta di un’opera dei cittadini e non del sindaco”. E la parola dunque, secondo le intenzioni del movimento, potrebbe passare proprio a loro, ai cittadini.

 

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