Da quello che si legge su NYT gli Stati Uniti hanno deciso di attaccare l’Isis anche con la guerra cibernetica. E’ un genere di attacchi particolari che saranno effettuati contro i siti con i quali i proseliti dello Stato Islamico mantengono i rapporti con i propri militanti, inviano i pagamenti, reclutano nuovi adepti, inviano ordini per iniziare operazioni ecc ecc.
L’idea di manipolare o distruggere in alcuni casi questi siti internet tramite delle cyberbombs è stata ripresa dalla task force americana della NSA che già utilizza questi metodi per tenere a bada gli hacker di Russia, Cina, Iran e Corea del Nord nonché di tutti i malintenzionati che cercano di frugare o carpire segrete americani in rete. Insomma, fortunatamente, si preannunciano tempi duri per le comunicazioni del Califfato.
Tra i vari tipi di guerra mossa ai terroristi dell’ISIS questa è forse la meno dispendiosa dal punto di vista della perdita di vite umane (inesistenti) e dal punto di vista economico, si combatte anche a distanza e tramite i computer e la rete.