Museo Nazionale Reggio: “Simbolo di unione dalla quale ripartire”

Fuori la contestazione, immancabile. Dentro la ricchezza restituita e, nella stanza dei Bronzi di Riace, la firma dei  “Patti per il Sud”. Reggio è la prima delle città scelte dal Governo. Sono le 11.15 quando il premier Matteo Renzi ed il ministro alla cultura Dario Franceschini fanno il loro ingresso nella sala Paolo Orsi. RenziPreliminare il giro della nuova struttura, il museo nazionale reggino, che torna ad essere aperto in tutto il suo splendore, con 200 nuove vetrine. Contestano Renzi i lavoratori del Sul, i vigili precari. Il premier invece parla di “Orgoglio e di passione ma anche di tante occasioni perse”. Si è accorto delle rovine del Roof Garden, struttura che appartiene a privati, appena di fronte a palazzo Piacentini. E chissà che i “patti per il Sud” non possano servire a sistemare anche la struttura adiacente al museo. “Di fronte a questa bellezza – evidenzia Renzi – è impensabile stare sotto 200mila visitatori all’anno. E si direbbe “ma se fossero in Cina chissà quantevisite avrebbero”. Sì, ma in Cina non avrebbero lo stesso significato.  I Bronzi sono un pezzo d’identità di questo territorio ed il senso della sfida. Ci vuole la grinta di un’Italia che dice sì e che ha il coraggio di migliorarsi. Sbagliamo certo, ma mettendo forza  e competenza. in questo contesto, il museo è il simbolo di un legame”. E poi gli slogan per la futura rinascita che passa secondo il premier dall’insistere “Per i treni sulla filiera Napoli-Palermo”. Promette di tornare per la Salerno- Reggio Calabria, prima della fine di luglio e di rioganizzare le tratte della statale 106 e ribadisce “Solo dopo si potrà valutare per Calabria e Sicilia la questione del Ponte sullo Stretto”.  Per il direttore del museo, Carmelo Malacrino, “Grande emozione, dopo 7 anni di chiusura – spiega – riaprire le porte del museo. Luogo strategico che guarda allo Stretto. Il museo è un accogliente epicentro della comunicazione e dei servizi, un luogo sicuro per una  Calabria che non vuole più aspettare e vuole essere operativa. L’auspicio è dare inizio ad una nuova avventura per trasmettere una grande storia”. “Qui ci sono stati energia, entusiasmo e determinazione per arrivare al risultato”, con queste parole Franceschini rievoca la sfida iniziata anni fa e finalmente portata a compimento dopo la creazione della rete dei sistemi museali, di cui Reggio fa parte insieme ad altri 19 luogi d’arte e cultura. “Il museo ha mostrato come si può vincere la sfida ed i numeri -chiude il ministro –  cresceranno nei prossimi anni. Non è solo lo splendore dei bronzi, ma anche i borghi, il paesaggio di questi luoghi”. Per il sindaco Giuseppe Falcomatà “Oggi abbiamo la consapevolezza di essere parte importante del Paese -sostiene – unica città metropolitana di una bellezza enorme come radici e cultura.  Una bellezza restituita agli occhi del Paese e del mondo. Siamo abituati a lottare e conservare. Abbiamo firmato i patti del Sud di fronte ai bronzi, custodi e testimoni di un parto di fiducia.  I patti sono la benzina per raggiungere il nostro scopo”. Parla invece di una “Giornata storica per la riapertura” il presidente della Regione Mario Oliverio “per un museo che riporta al centro del patrimonio internazionale la bellezza calabrese. E’ un sigillo a discorsi fondamentali per il rilancio di questa terra. La tappa di un percorso di crescita. Grazie all’attenzione di Renzi”.

Gabriella Lax

banner

Recommended For You

About the Author: M1