Domenico Tamiro (MgP): Platì “l’avanzata leopoldina e la ritirata piddina di Annarita Leonardi”

PatriaCi mancherà il suo infinito repertorio delle ovvietà. Mancherà a tutti noi quella impareggiabile capacità di trasformare l’imbarazzante in patetico, il nulla in niente, lo sciocco in inutile. E se noi riusciremo a farcene una ragione, è soprattutto Platì – ne siamo convinti – a non capacitarsi di fronte l’avanzata leopoldina e la ritirata piddina di Annarita Leonardi. Ma fuori dall’ironia, a perdere è una comunità intera che, smarrita e disorientata, ancora oggi cerca di capire chi fosse la “sindachessa” investita nientepopodimeno che dal premier Matteo Renzi. La donna venuta dalla vacuità e nella vacuità tornata. L’eterna candidata che, con spregiudicata superficialità, cerca di guadagnarsi gli spazi che contano stando attenta a non scalfire le unghie nell’impervia scalata. Questa volta, però, il danno combinato dalla combriccola piddina è davvero troppo grosso. Lascerà segni profondi, dolorosi, indelebili. Il “bluff Leonardi” è un’offesa che mai nessuno potrà cancellare. E’ uno schiaffo in faccia alla brava gente, a chi ancora crede in una politica giusta, ai molti che, in una terra arida e matrigna, quotidianamente lottano per non piegare la testa. Mai, e dico mai, avevamo assistito ad una passerella tanto spudorata, all’insopportabile calpestio delle speranze dei cittadini. Quello della Leonardi e della sua sgangherata compagnia del Partito Democratico, è stato un continuo abbuffarsi di bugie e parole vuote, ingordi – come hanno dimostrato d’essere – di ribalta, notorietà, copertine patinate; tutto ciò che, evidentemente, interessava a chi, da ormai un anno, si è riempito la bocca di lotta alla mafia, alla criminalità, di concetti meravigliosi a parole ma che, nei fatti, hanno rappresentato l’essenza del “Leonardismo”, ovvero la metastasi di una politica 2.0 alimentata e propagandata sui social-network. La Leonardi, fino ad oggi, ha giocato su Facebook, Twitter, Instagram. Domenico TamiroLe è bastato distogliere un secondo gli occhi dallo schermo del telefonino per tornare sulla Terra e scontrarsi con la cruda realtà. E mentre la verità si è palesata in faccia a tutti, lei, così come è venuta, è evaporata da una Platì che – ne siamo altrettanto convinti – non ne sentirà affatto la mancanza. Anzi. Adesso, invece, a prevalere è la consapevolezza che si sia trattato soltanto di un incubo da rimuovere alla svelta. E’ come nel colossal fantasy “La storia infinita”, quando è il nulla a minacciare il mondo. La giusta metafora della non candidata sindaco di Platì: il nulla che tutto e tutti avrebbe voluto inghiottire. Persino la speranza, la fiducia, i sogni di un popolo sacrificati sull’altare della vanità.

Domenico Tamiro “Patria – Azione Nazionale”

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