Orrore in Iraq, gli inviati dell’Onu scoprono 50 fosse comuni

iraqDonne, bambini, venti, pefino cinquanti corpi, ammassati tutti insieme. E’ ancora orreore in Iraq. Oltre 50 fosse comuni sono state scoperte in alcune zone del paese, in luoghi già controllati dallo Stato islamico. Lo ha riferito l’inviato dell’Onu Jan Kubis al Consiglio di Sicurezza, parlando di “prove dei crimini atroci” commessi dai jihadisti. La scoperta è avvenuta negli ultimi tempi dopo che le aree sono passate sotto il controllo di Bagdad. In una delle fosse, individuata a Ramadi lo scorso aprile, c’erano almeno 40 corpi. Resti umani trovati anche a Sinjar e Tikrit, nel nord dell’Iraq, e ad Anbar, a ovest del Paese. Le vittime sarebbero membri di tribù, minoranza Yazidi, soldati e donne. Nel dicembre del 2015 l’esercito iracheno ha ripreso il controllo di alcune zone di Ramadi in mano all’Is da maggio dello stesso anno. Alcune sacche di resistenza jihadista sono rimaste fino a febbraio, quando la città è stata definitivamente riconquistata dai soldati. Secondo Kubis, nonostante “i progressi costanti e notevoli” contro l’Is, il gruppo rimane ancora “un nemico forte che regola costantemente le tattiche e gli attacchi”.

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