Reggio, i sindacati degli edili contro i rincari nel comparto urbanistico

edili“Mentre in Brasile basta un piccolo aumento dei biglietti dei mezzi pubblici per scatenare una rivolta popolare a Reggio Calabria, città con la più alta percentuale di tasse a livello nazionale, ogni giorno vengono introdotti nuovi aumenti senza che nessuno muova un dito. Gli ultimi per ordine sono stati i rincari nel settore urbanistico, dove si può senza dubbio affermare, che i sostanziosi rincari sono alquanto vergognosi nonché negativi per lo sviluppo, specialmente quello del settore edile. Il Sindacato lo ha sempre sostenuto che il comparto delle costruzioni è vitale per l’economia del territorio tuttavia mentre nelle altre Regioni lo hanno capito e corrono ai ripari in Calabria, ma soprattutto a Reggio, i sapientoni di turno con delle scelte alquanto discutibili tendono ad affossarlo. Ci si aspettava una alzata di scudi generale sulla questione ma dopo i primi giorni di critiche, come spesso accade a queste latitudini, tutto è finito nel dimenticatoio. La cosa più sconvolgente di questa putrida vicenda è il silenzio degli imprenditori che invece di intervenire concretamente a difesa della categoria hanno preferito, come d’altronde fanno ultimamente, trincerarsi in un incomprensibile silenzio bollando tutto come polemiche inutili. Nonostante le imprese Reggine non battano più un chiodo. Arrivati a questo punto, viene spontaneo domandarsi in quale modo il territorio Reggino potrà mai crescere in un contesto economico –Sociale, visto se anche gli attori principali preferiscono limitarsi al ruolo di comparse. Come se non bastasse poi arriva il classico fumo di scena, dove si cerca di far dimenticare la negatività reale in cui vive la maggior parte della popolazione, strombazzando le centinaia di milioni di euro che con l’avvento della Città metropolitana dovrebbero arrivare per il territorio, dimenticandosi che una cifra simile è ancora in attesa di spesa (Decreto Reggio) oppure nei peggiori dei casi è stata rimandata al mittente per incapacità progettuale(fondi Mobilità sostenibile)”.

Filca Cisl Nino Botta, Fillea Cgil, Manuela Sainato, Feneal Uil Gaetano Tomaselli

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