“La guerra di mio nonno” grande successo per l’Accademia Progetto Teatro di Virginia Marasco

CHIUSA LA STAGIONE TEATRALE DEL TEATRO FILOTTETE A CIRO’
Progetto TeatroGrande partecipazione per tutti gli appuntamenti che dal mese di Gennaio hanno dato vita ad una serie di spettacoli coinvolgenti e che hanno attirato numeroso pubblico. Il Comune di Cirò, la Proloco di Cirò e le Compagnie Teatrali del territorio hanno fatto un primo cartellone degno di nota. Il 15 Maggio l’Accademia Progetto Teatro ha presentato l’ultimo spettacolo: LA GUERRA DI MIO NONNO scritto e diretto da Virginia Marasco – Progetto di Teatro Sociale L’Accademia Progetto Teatro ha presentato l’ultimo e NUOVO SPETTACOLO – LA GUERRA DI MIO NONNO – dai racconti dei ragazzi, uno spettacolo teatrale che ha miscelato storie vere plasmate con la cruda realtà di come si sono tramandate e come in qualche caso purtroppo vissute, UN OMAGGIO AI 100 anni DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, ai 70 DELLA LIBERAZIONE – Un lavoro sulla drammaturgia che ormai da un anno i piccoli attori dell’Accademia Progetto Teatro di Virginia Marasco portano avanti. ” Il ricordo è tutto. Ricordare è la chiave per costruire il nostro futuro: imparare dagli errori per non commetterne altri. Il problema è che la memoria muore con noi e c`è il rischio che, fra cent`anni, il ricordo sia svanito nel nulla…. Quello che ricordo è un ricordo.. E’ il ricordo di mia nonna, è il ricordo di mia mamma, è il ricordo di chi non c’è più, è il ricordo che vive ora dentro di me…Siamo un quadro che prende vita, una foto che ci parla, siamo una cornice mai divelta dalla parete….voi ascoltate la Guerra di TUO, NOSTRO …LA GUERRA DI MIO NONNO!” Questo uno stralcio del copione lavorato a più mani, storie vere e toccanti. Un pubblico entusiasta e appassionato, tutti visibilmente commossi, una messa in scena sperimentale e accattivante. Non è facile raccontare, invece l’Accademia Progetto Teatro lo ha saputo fare coinvolgendo tutti e destando l’attenzione che questa grande pagina di teatro professionale merita.  Lo spettacolo sarà presentato al Festival Regionale Teatro Scuola di Girifalco il 27 Maggio e tutti i ragazzi sono carichi di questa nuova esperienza che sperano di affrontare in maniera egregia.  Parla Vincenzo Arcuri, interprete de La Guerra di Mio Nonno, e ci dice che è ormai da 4 anni nell’Accademia e spera di emozionarsi, come ogni volta succede prima di andare sul palcoscenico, perché è da li che scaturisce l’enfasi, la determinazione, il viaggio che il teatro ti fa intraprendere. Rosita Tangari, altra piccola attrice, o aspirante tale, consegna al pubblico un’interpretazione drammatica, serena e volitiva, tiene tutti sospesi e ci racconta che questa è la sua passione! Giulia Zucco, catturata dal testo, era la mia nonna quella che racontavo, ora lei non c’è più e so che rendendo omaggio a lei ho reso omaggio a tutti quegli uomini e donne che hanno fatto la guerra, Gianpaolo Calabrese 38,5 di febbre, ha affascinato e dilaniato il cuore dei presenti, Serena Malena dolce garbata, muovendosi sul palco e prendendo dritto al cuore ha tremato durante tutto lo spettacolo pur concentrata e fiera, Francesco Carfora la prima volta sul palco, ci dice che ad un certo punto aveva le mani fredde e non sentiva più il suo cuore è stata un emozione fortissima e augura a tutti di fare teatro, Micaela Vulcano un’immagine sbiadita di una foto in bianco e nero ha messo tutta la sua grinta nello spettacolo, Andrea Parisi esplosivo come le bombe del suo campo di concentramento. Ragazzi, determinati che hanno recitato come dei veri attori. Un aiuto indispensabile dietro le quinte, trucco, parrucco, costumi quello della sempre sorridente Camilla Lacroce.  Inoltre, partendo dalla nostra terra, dal ricordo della guerra dei nostri nonni, da qui in poi c’è un percorso pratico e storico di ricerca, infatti lo spettacolo, in questa ottica sarà articolato con le performance del Progetto “DANZANIMA” a cura della ricercatrice professionista di danze popolari e maestra di tamburello Emy Vaccari. Il progetto “Danzanima” si concentra sullo studio, il recupero, e le ricerche delle danze popolari del sud Italia, in particolar modo sulle numerose tarantelle calabresi e le pizziche pizziche salentine. Un percorso che pone l’accento e sull’aspetto storico-antropologico, e sull’aspetto pratico e coreografico delle danze. Le danze calabresi trovano espressione a partire dalle processioni religiose ai giochi, dalle esuberanze festose alle pratiche di magia. Tutte cerimonie che ricordano riti antichissimi che traggono spesso origine da usanze di civiltà mediterranee ormai scomparse. Oggi, attraverso progetto “Danzanima” si riportano in vita quelle manifestazioni coreutiche, illustrando le danze non solo dal punto di vista storico ed etnico, ma descrivendole dettagliatamente. Progetto Danzanima Compagnia Ballo di Emy Vaccari : Patrizia Arnieri – Angela Armentano – Romina Campolongo – Angela Bianco- Francesca Manna- Cinzia Martino – Nino Foresta- Annarita Calafiori – Stefania Greco – Raffaele Savaglio – Fabiola Prantera- Alessandra Morano – Adelaide Vuono .

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