Rifiuti: sfiorano il 50% i comuni calabresi che hanno trasmesso i dati ad Arpacal

arpacalSono più che raddoppiate rispetto alla precedente annualità, sfiorando il 50% del totale, le schede che i comuni calabresi hanno trasmesso all’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) per comunicare i dati sulla produzione di rifiuti urbani e di raccolta differenziata con cui il Catasto regionale Rifiuti, gestito appunto dall’Arpacal, realizzerà l’annuale Report Rifiuti. Sono, infatti, 191 su 409, pari al 46,69% del totale, i comuni che hanno aderito nei termini, che scadevano il 30 aprile scorso, alla raccolta dati dell’Agenzia ambientale calabrese, mentre nell’annualità precedente erano meno della metà di quelli attuali. Il report – che raccoglie i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER – una volta pubblicato, sarà inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permetteranno ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione. Entrando del dettaglio, è la Provincia di Cosenza con 91 comuni su 155 (pari al 58,71%) ad aver trasmesso più schede informative all’Arpacal, seguita da Catanzaro con 43 comuni su 80 (53,57%), Vibo Valentia con 22 su 50 (44%), Crotone 11 su 27 (40,74%) e a chiudere, come nell’annualità precedente, la provincia di Reggio Calabria con 24 comuni su 97 pari al 24,74%.  Per coloro che ancora non lo avessero fatto, la scheda informativa, in cui venivano richiesti i gli stessi dati che i Comuni dovevano trasmettere anche alle Camere di Commercio attraverso il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), è ancora scaricabile dal sito www.arpacal.it.

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