Mauro: «Reggio laboratorio d’avanguardia per i diritti delle persone private della libertà personale»

Riccardo MauroREGGIO CALABRIA – «Ho ascoltato con grande interesse la relazione del Garante dei diritti delle persone prIvate della libertà personale Agostino Siviglia, audito nei giorni scorsi nell’ambito dei lavori della Commissione Politiche Sociali e del Lavoro, presieduta dal Presidente Antonino Nocera». E’ quanto dichiara in una nota il Consigliere Delegato alla Città Metropolitana Riccardo Mauro.  «Il lavoro portato avanti dal Garante in questi mesi costituisce una grande ricchezza in termini sociali per l’Amministrazione e per la Città. Il nuovo Regolamento istitutivo della figura del Garante, voluto fortemente dal Sindaco Falcomatà, suggella la centralità che quest’esperienza amministrativa ha inteso dare al tema del recupero e del reinserimento sociale delle persone provenienti dai circuiti penali».  «Attraverso questa meritoria esperienza – ha aggiunto Mauro – il nostro Comune intende accorciare le distanze tra il carcere e la società, contribuendo a rendere più umana la pena e supportando significativi percorsi di cambiamento personale e sociale, con importanti riflessi in termini di abbattimento della recidiva del reato, di sicurezza per la comunità e di sottrazione di terreno alla sottocultura criminale. Un contesto all’avanguardia sul piano nazionale, quindi, all’interno del quale la nostra Città si innesta in virtuosa conformità rispetto alle direttrici riformatrici fortemente volute dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando». «In tal senso – ha spiegato ancora il Consigliere – si segnala la Convenzione che il Comune di Reggio Calabria ha già sottoscritto lo scorso aprile con il Presidente del Tribunale Luciano Gerardis in tema di lavoro di pubblica utilità per gli imputati di reati minori e, in particolare, il Protocollo che sarà sottoscritto il prossimo 7 giugno, tra il Comune, la Casa Circondariale di Arghillà, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza e i Servizi Sociali della Giustizia, che consentirà, nell’immediato, ai detenuti del carcere di Arghillà, con l’approvazione della magistratura di sorveglianza, di svolgere lavoro volontario e gratuito in favore della collettività: manutenzione del verde pubblico, custodia dei siti archeologici e dei beni culturali della nostra Città, solo per citarne alcuni». «Nelle intenzioni del Garante – ha continuato il Consigliere Mauro – vi è ancora la volontà di sottoscrivere una terza Convenzione con il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, al fine di completare il quadro di riferimento normativo con l’inclusione della formazione socio-lavorativa dei minori e dei giovani adulti, in modo da strutturare e consolidare una nuova governance della pena, all’interno della quale il Comune svolge un ruolo centrale di supporto e coordinamento, interistituzionale e sociale». «Le buone prassi innescate con le convenzioni e i protocolli contribuiscono dunque a conformare il “sistema giustizia” territoriale reggino con le realtà più evolute a livello nazionale ed europeo, con la particolare rilevanza che, queste latitudini, simili prassi possono davvero generare positivi avvenimenti di cambiamento sociale». «Obiettivo dell’Amministrazione – ha concluso il Consigliere Mauro – è sostenere ed incentivare questi processi cambiamento, attraverso una sempre più virtuosa collaborazione con l’amministrazione penitenziaria, con la Direzione del carcere di Reggio Calabria e più in genere con l’intero “sistema giustizia”, offrendo risposte credibili, capaci di consentire a chi ha rotto un patto legale con la società di riscattare il proprio errore mediante la “restituzione” volontaria e gratuita alla società stessa, con attività lavorative di rilevanza sociale, che “riparano” e “riconciliano” con se stessi e con la comunità più vasta».

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