Ho presentato un disegno di legge che possa agevolare la continuità territoriale tra Reggio Calabria e Messina. Le suddette aree metropolitane sono caratterizzate da un flusso continuo, crescente, di persone, mezzi e merci che viaggiano quotidianamente a un costo mostruoso. Il dato, allarmante, stimato, prevede un transito di circa 20 milioni di viaggiatori, 5 milioni di autovetture e 2,5 milioni di autocarri; inconcepibilmente trascurato dal Governo Renzi, è un altro l’elemento che dovrebbe farci riflettere, ovvero i 15.000 pendolari che, quotidianamente, si spostano tra Reggio Calabria e Messina per motivi personali, di studio o di lavoro. Abbandonati a se stessi, i viaggiatori, si sobbarcano economicamente le tariffe offerte dai traghetti operanti sullo Stretto, non consideranti alcun tipo di agevolazione, salvo l’esenzione, per i residenti delle Provincie di Reggio Calabria e Messina, dal ticket Ecopass istituito dalla città di Messina. Il quadro dei traghetti prevede: la Bluferries – Bluvia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato che non effettua traghettamento di passeggeri e/o autoveicoli; La Caronte & Tourist S.r.l., tra Villa San Giovanni e Messina Tremestieri, che prevede per i pedoni, tariffe giornaliere di andata e ritorno pari € 5 e, infine la Meridiano Lines, operante tra Reggio Calabria e Messina, che prevede tariffe pari a 3 €. Non mi soffermo ulteriormente a evidenziare il dispendio economico per il trasporto tramite auto e camion, elitario a tal punto da sintetizzare il traghettamento in “bene di lusso”. Una politica di supporto del tutto assente, l’idea del Ponte sullo Stretto naufragata dopo anni e anni di progettazioni e analisi e ancora nessun provvedimento legislativo atto a tutelare i viaggiatori dello stretto, questo è il Governo Renzi. Il disegno di legge che ho presentato ricalca il principio delle “continuità territoriale” che ci rimanda a un contesto diverso dall’Area dello Stretto, strettamente correlato ai trasporti da e per la Sardegna, che vive una situazione del tutto differente, chiaramente in positivo rispetto a noi. Se venisse considerata, con lo stesso criterio, anche l’area dello Stretto tutte le categorie predeterminate all’interno del DDL, tra cui studenti, lavoratori ecc. avrebbero l’opportunità di godere di privilegi quali sconti e agevolazioni nei trasporti. Il Governo Renzi, che da poco ha inaugurato il “ponte elettrico dello Stretto” di cui, faccio fatica a carpirne la convenienza in termini economici, dovrebbe, invece, tutelare soprattutto i giovani studenti costretti a pagare fior di quattrini per il proprio percorso di studio. Sempre il Sud, sempre la Calabria e, in questo caso la Sicilia, rimangono orfane di un Governo nazionale.