USA: la Clinton accetta la nomination e continua la sfida a Trump

hillaryE finalmente siamo all’epilogo della lunga campagna elettorale delle primarie americane. Hillary Clinton per i Democratici e Donald Trump per i Repubblicani. Due americhe diverse a confronto, la Clinton espressione già espressione del governo USA che vuole continuare sulla linea Obama, tanto da far scendere in campo il diretto interessato e la moglie Michelle al suo fianco. E forse non è stata una mossa vincente dati risultati fallimentari del governo attuale, sopratutto nel campo dell’immigrazione e della politica estera. Senza però dimenticare la riforma del sistema sanitario nazionale che venne annunciata ma mai attuata. Come se non bastasse lo a lo scandalo delle mail pubbliche emesse da un server comune che misero a rischio la sicurezza nazionale e poi il famosissimo “impeachment”, che tutti nella sinistra americana vorrebbero dimenticare, della stagista Monica Lewisky con l’ex-Presidente USA Bill Clinton marito dell’attuale Hillary. Quest’ultima che sta incentrando la campagna elettorale sul tema del lavoro, non passa giorno, nel quale non inivii,  bordate al suo diretto avversario, il plurimiliardario Trump, nelle quali lo definisce in maniera negativa con termini molto pesanti. Il Tycoon  fa della battaglia sulla sicurezza nazionale\ immigrazione clandestina il fulcro del suo programma, argomenti che la Clinton ha trattato in maniera superficiale tanto da dimenticarsi completamente di parlare dei problemi inerenti al rapporto tra l’Islam radicale e gli USA. Hillary Clinton, che ha chiesto addirittura agli americani di non affidare al rivale repubblicano la presidenza e i codici nucleari. Trump in una  nota ufficiale ha commentato così  “Un’offensiva collezione di clichè e riciclata retorica. Hillary Clinton dice che l’America è più forte unita, ma nell’America di Hillary Clinton milioni di americani vengono lasciati fuori al freddo. Lei è unita solo ai suoi finanziatori” (ilGiornale.it). Hillary è la prima donna ad ottenere la nomination, Trump invece,made-self-man americano, è un elemento di rottura con il vecchio sistema politico, abbastanza populista,  tanto da risultare indigesto a molti anche all’interno dei suoi repubblicani, ma nonostante ciò è in netto vantaggio sulla sfidante.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.