I pacchetti pensionistici costerebbero dai 2 ai 2,7 miliardi

INPS

Roma 10/08/2016 19:40 – L’INPS ha rilasciato in queste ultime ore i calcoli sui costi che dovrà andare incontro per l’erogazione delle ultime novità in fatto di pensioni. Partendo dai Lavoratori Precoci, quei lavoratori che hanno cominciato a versare i contributi prima dei 18 anni, l’inps avrebbe stimato costi intorno ai  1,2 e 1,8 miliardi a regime (dopo i 10 anni); e cioè se venisse calcolato un bonus di 4 mesi per ogni anno di contribuzione prima dei 18 anni di età a partire dai 14, avrebbe un valore tra 1,5 e 1,8 miliardi, sempre a regime. Se invece da 4 mesi si passasse a 3 si andrebbe da 1,2 a 1,4 miliardi, sempre a regime e con una platea di contribuenti pari a  60-67mila annui. Il raddoppio della platea che potrebbe usufruire della quattordicesima, costerebbe 800 milioni l’anno, portando  i beneficiari da 1,2 milioni a 2,4 milioni di persone (over64). La cosiddetta Ricongiunzione Gratuita, che significherebbe il raggruppamento di tutti i contributi versati ad organi diversi, cioè inpdap, enpals etc etc etc, a regime costerebbe 500 milioni annui, se si escludesse il Riscatto della Laurea, la cifra scenderebbe a 440 milioni. Il costo dell’ APE (il prestito per anticipo pensionamento) varierebbe fra i 600 ed i 700 milioni di euro, di cui 50 milioni sarebbero le spese pure per la gestione finanziaria delle operazioni. Dulcis in fundo il pensionamento per lavori usuranti costerebbe solo 72 milioni nell’ipotesi che fa leva sull’adeguamento alla speranza di vita. Facendo semplicemente le somme algebriche delle varie ipotesi, il costo totale a regime dei vari pacchetti pensionistici ipotizzati dal governo, arriveremmo ad una spesa che si aggira dai 2 miliardi ai 2,7 miliardi annui a regime.

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About the Author: Carlo Viscardi