15 anni dopo Ground Zero, la minaccia all’Occidente è ancora “pesante”

di Fabrizio Pace – E’ il 15 anno dopo l’attacco al WTC, quell’11 settembre del 2001 può essere tranquillamente segnato come uno sparti acque nella vita di ogni cittadino della Terra. Quanto abbiamo vissuto e quanto stiamo vivendo è il frutto o la conseguenza di quanto avvenne quel maledetto giorno in cui due aerei di linea furono fatti schiantare contro le Twins Tower, causando la morte di migliaia di persone e la distruzione dell’area di Ground Zero a New York. Quell’avvenimento tragico, che lasciò attonito e sdegnato tutto il Mondo, tranne le zone dove festeggiavano inneggiando ad Hallah, fu l’inizio della guerra ufficiale e senza confini al terrorismo internazionale di matrice islamica.  Da quel giorno tutto il Mondo vide gli americani sotto un’altra luce e gli si strinse attorno. In Italia le immagini dello schianto del secondo aereo contro la seconda torre si videro in diretta durante i vari TG che raccontavano del primo e degli altri che avevano cercato di raggiungere anche altre capitali statunitensi. Sembrava quasi una finzione hollywoodiana ma era invece cruda realtà, con persone in carne ed ossa che per sfuggire al calore e all’incendi divampati si lanciavano nel vuoto dalle finestre dei grattacieli. E’ il giorno che la nazione a stelle e strisce capì che da super potenza era divenuta facile obiettivo. Tra le vittime innocenti di quell’11 settembre, anche migliaia di soccorritori, periti nell’esercizio del lavoro sotto il crollo degli edifici. L’attacco al cuore dell’America  ebbe il potere di fare sentire tutti vulnerabili e di fare nascere appena dopo la spedizione negli stati canaglia a caccia di Bin Laden, responsabile e mandante dell’attacco agli USA, e dei suoi seguaci i miliziani di Al Queada. Una guerra che ha coinvolto migliaia di altre vittime innocenti, perchè in essa entrarono purtroppo anche interessi economici particolari… Ancora oggi la lotta al terrorismo ha assunto caratterizzazione prettamente religiosa non si è assolutamente finito di combattere anzi il proliferare di milizie jihadiste pone non solo l’America ma tutto il mondo cattolico nel mirino di quelle bestie sanguinarie che rivendicano i loro diritti con la violenza cieca contro chiunque non si uniformi alla loro legge coranica. La politica estera fallimentare degli Stati Uniti, in modo particolare quella degli ultimi 3 anni, ha dato il via ad escalation di violenza inaudita dalla quale ancora paghiamo l’inettitudine. Oggi l’America, attacca con i droni, si è ritirata da molte zone del conflitto, anche se non aveva raggiunto gli obiettivi prefissati, rimane al comando delle operazioni militari ma non è lo stato più sotto il mirino dei terroristi.  adesso l’attenzione si è spostata in Europa, più facile arrivare nel Vecchio Continente per i jihadisti che negli anni hanno imbevuto il tessuto sociale occidentale di parenti amici e fiancheggiatori. Nessuno può dormire sogni tranquilli e chi sa sino a quando…

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.