Referendum Costituzionale, il pensiero dell’ex sindaco di Reggio Calabria Demy Arena

demy-arena-referendum06\12\2016 – 09.35 –  Il post Referendum ha lasciato “senza parole”, almeno sui social, il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ancora non si è pubblicamente espresso e non ha commentato politicamente (oltre ai ringraziamenti al premier Renzi per i suoi 1000 giorni), la sonora bocciatura del Sì, del quale lui ed i suoi fedelissimi sono stati instancabili sostenitori. Così non ha fatto invece l’ex-Sindaco Demetrio Arena, sulla sua pagina ufficiale di Facebook ha espresso molto garbatamente, il suo pensiero riguardo il voto degli italiani e dei reggini in particolare.

Arena: “I risultati del referendum di ieri parlano chiaro: sette elettori su dieci sono andati a votare (come non avveniva ormai da molti anni) e sei elettori su 10 hanno deciso di votare NO alla riforma costituzionale.  Questi sono i dati su cui oggi occorre riflettere. Credo che, al di là di coloro che hanno votato solo per motivi di parte o di “pancia”, la maggioranza dei cittadini che ha votato NO lo ha fatto per dire NO al regime oligarchico che da oltre un decennio ha occupato le Istituzioni e che, attraverso,la riforma costituzionale intendeva dare l’ultima spallata per radicare il proprio potere con la “parvenza” del consenso popolare! La speranza è che il Presidente della Repubblica interpreti correttamente la volontà degli elettori e non si faccia condizionare dal clima astioso che purtroppo imperversa nella politica.  Oggi più che mai il Presidente della Repubblica ha nelle sue mani le sorti del Paese ed è chiamato a svolgere appieno il ruolo di garante della Costituzione, imponendo all’attuale Parlamento dei nominati di approvare una legge elettorale che restituisca al Popolo la sovranitá di scelta dei propri rappresentanti e, nel contempo, garantisca il più possibile stabilità di governo.  Il Presidente Mattarella ha l ‘autorevolezza, proveniente dalla sua storia personale e familiare, e le prerogative ed i poteri per ripristinare quello Stato di diritto sancito dalla Carta Costituzionale che gli italiani hanno difeso con il voto. Quanto accaduto durante la campagna referendaria ha manifestato l’infimo livello in cui oggi versa la “olitica ” (non merita neppure la “p” minuscola) livello che, purtroppo, pare persistere nelle odierne dichiarazioni dei leader politici. Da un lato, infatti, Renzi, dopo aver comunicato le sue “programmate” dimissioni, ha lanciato i propri strali contro il fronte del NO, dall’altro si é registrata la scomposta euforia dai suoi avversari per il sol fatto di aver mandato a casa l’attuale Governo, ignorando il vero significato del voto degli italiani.  In detto complesso scenario il Presidente della Repubblica dovrà farsi carico delle sorti del Paese affinché il risultato del referendum rappresenti il primo passo verso il ripristino della Democrazia, altrimenti sarà crisi irreversibile!”

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.