Aeroporto dello Stretto: difendere la legalità, i lavoratori, il futuro. A tutti i costi

aeroporto-dello-stretto07\12\2016 – Il Curatore fallimentare della SOGAS Domenico Cataldo è un bellimbusto, arrogante e prepotente che pensa di essere un unto del Signore e che per tale circostanza può disporre delle persone e delle Organizzazioni Sindacali a prescindere, non solo della buona educazione, ma soprattutto delle norme e delle leggi. Nella riunione del 28 novembre scorso si era convenuto di riconvocare l’incontro perché non erano state fornite alle OO.SS. informazioni sufficienti. Il Curatore, non solo continua a non fornire alle OO.SS. la documentazione richiesta, ma riconvoca la riunione per il 6 dicembre con una PEC mail inviata domenica 4 dicembre aperta solo lunedì 5 dicembre. In più, appunto perché unto dal Signore, considera chiuso l’esame congiunto e avvia la seconda fase della procedura, convocando già la riunione al posto del competente Ufficio Regionale come apprendiamo dai giornali. Inoltre, fa anche un maldestro e goffo tentativo di depistaggio con la convocazione di Comune, Provincia e Regione, tenuta incredibilmente nascosta alle OO.SS.- Insomma, Cataldo, che ovviamente è profumatamente pagato, è un tipo bislacco oltre che bugiardo. Si evidenzia, quindi, una palese attività antisindacale che chiederemo con i nostri legali di verificare immediatamente nelle sedi competenti. Ma, a nostro giudizio, ci sono chiare e documentati motivi che ci spingono ad esporre fatti e circostanze alla Procura della Repubblica per chiedere di verificare eventuali reati di natura penale. Continuiamo quindi a pensare che soprattutto a Reggio la legalità deve essere un valore da coltivare con cura e che la battaglia per affermarla sia importante e necessaria. La Legge deve essere rispettata da chiunque, anche da Cataldo. Alle Istituzioni Comune, Provincia e Regione chiediamo adesso di uscire allo scoperto e dire da che parte stanno: se stanno dalla parte degli interessi della città e dei lavoratori oppure dalla parte di chi nega diritti e viola le leggi. Che il Sindaco Falcomatà adesso parli perché il silenzio è durato troppo.

Nino Costantino  – Segretario Regionale FILT-CGIL

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