Scoperta della velocità della luce: 340 anni oggi

340 anni dalla scoperta della velocità della luce. Carlo Rubbia, premio Nobel, coordinò l’esperimento Icarus, smentendo dei dati presentati nel settembre 2011 dall’esperimento Opera. Icarus aveva messo in dubbio l’attendibilita’ dei loro dati dopo la scoperta di alcune avarie nei sistemi di misura. I nuovi dati,sono stati rilevati nel novembre scorso dall’ esperimento Icarus (Imaging Cosmic and Rare Underground Signals) con un gigantesco strumento costituito da 760 tonnellate di Argon liquido. Per Rubbia le nuove misure formano un fondamentale ”controllo incrociato”: il primo di una serie di nuovi risultati. Icarus ha quindi misurato il tempo di percorrenza dei neutrini e ”il risultato e’ compatibile con l’arrivo simultaneo di tutti gli eventi con una stessa velocita’, quella della luce”. Un dato, ”in disaccordo con ciò che presenta Opera, secondo cui i neutrini ad alta energia provenienti dal Cern sarebbero arrivati nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso circa 60 nanosecondi prima rispetto alla velocita’ della luce”. Come Opera e Icarus, molti degli esperimenti che dovranno confermare o smentire i dati sulla velocita’ dei neutrini si trovano nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Inoltre tutti gli esperimenti (oltre a Icarus, Borexino e Lvd) eseguiranno le misure sullo stesso fascio di neutrini ”sparato” dal Cern di Ginevra al Gran Sasso attraverso 730 chilometri di roccia. Sergio Bertolucci , direttore scientifico del Cern,  afferma che le conclusioni si potranno trarre solo quando tutti gli esperimenti avranno raccolto i dati.

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About the Author: Giusy De Giovanni