Reggio Calabria, la pantomima Mercato ittico

Apprendiamo dalla stampa e dai social che la prima autorità cittadina, Giuseppe Falcomatà, ha scoperto che esiste in area portuale il mercato ittico e che tale struttura è stata oggetto di un intervento di riqualificazione importante ed innovativo. A parte la scoperta di Giuseppe Falcomatà che, avezzo com’ è alla frequentazione selfistica del centro cittadino, non si era accorto di questa importante struttura ultimata da tempo, non si riesce a capire dove stia la comunicazione istituzionale degna di cronaca. Che l’opera sia stata voluta dalle recenti amministrazioni di centro destra è notorio a tutti; che sia stata realizzata grazie ad un finanziamento di € 1.249.590 su fondi europei, ovviamente liquidato dalla giunta regionale Scopelliti, è nelle carte; che i lavori siano stati consegnati ed avviati con celerità sin dal giugno 2012, Sindaco Arena, lo si ritrova in qualsiasi rassegna stampa; infine, che sia stata ultimata nell’anno successivo è di dominio pubblico. Ma se è nel costume consolidato di certa sinistra, che ha inaugurato in due anni solo e soltanto opere avviate dalla precedente amministrazione, il disconoscere e il mistificare a spese della Città abbandonata al degrado, in questo caso c è di più verificando che: il 20.11.2013 il Comune bandiva l’assegnazione di 8 posteggi presso il mercato ittico all’ingrosso di Reggio Calabria e con determina 1737 del 16.6.2014 veniva approvata la graduatoria provvisoria di assegnazione di 4 degli 8 posteggi e con determina 2401 del 4 agosto 2014 veniva approvata la graduatoria definitiva di assegnazione a tre ditte (Ferro, Albani, Tamiro). Queste procedure dimostrano, se già non bastasse la bella vista dei lavori eseguiti che chiunque sia passato dall’ area portuale ha potuto verificare, che lo stesso mercato è rimasto chiuso per anni nonostante completo e fruibile. Sempre tra il dire male ed il non dire, lo stesso sindaco dimentica che il programma comunitario, che ne ha consentito la realizzazione, è il FEP 2007-2013, accorgendosi dei lavori eseguiti a ridosso del 2017; la verità è che l ‘iter dell’opera dunque era ben che concluso, per la Giunta Falcomata rimaneva solo da renderla operativa. Hanno impiegato 3 anni per accorgersi dei lavori compiuti e della loro valenza?  La solita sceneggiata per accreditarsi un lavoro già compiuto e continuare a buggerare i reggini ed in questo caso anche gli operatori ittici che attendono da anni di accedere al mercato nonostante una procedura già definita. Sarebbe importante capire se queste pantomime siano frutto di riflessioni amministrative della giunta Falcomatà o rappresentino materiale estemporaneo da inserire in un book per quella direzione generale del Partito democratico che usa la stessa tattica a livello nazionale per tirare avanti a spese degli Italiani.  Una considerazione è d’obbligo, in questo caso ancor più che per le altre mistificazioni su opere che nulla hanno a che vedere con la giunta Falcomatà ( Via Aspromonte, Piazza Duomo, Castello Aragonese, Parcheggio Rausei, Via Filippini…e via di seguito per ben due anni ); per evitare bugie grossolane ed inutili almeno al mercato ittico il sindaco avrebbe fatto più figura a rimanere muto come un pesce,

Renato Di Pietro  Destra Per Reggio Movimento Politico Militante

nella foto consegna lavori 2012 (assessore Morisani giunta Arena)

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