Come insegnare a studiare al proprio bambino

Secondo alcuni dati di Matteo Salvo, fondatore della scuola di apprendimento Mind performance a Torino circa 60% della cittadinanza italiana in un anno non legge un libro. Il segreto per leggere è l’Ispirazione. Ogni giorno rappresenta una lezione di vita, a qualsiasi età, a meno che non ci si ritenga grandi o dotti per continuare a farsi delle domande, essere curiosi, aprirsi mentalmente è una qualità in grado di renderci persone migliori, attive e sagge. Le ispirazioni incoraggiano l’apprendimento. Per un bambino è più difficile innamorarsi della lettura quando i genitori non leggono e in casa non ci sono libri. libri bambiniAndare insieme  in biblioteca è un modo per passare un pomeriggio in famiglia, esplorando, approfondendo tematiche. Non interessa che si tratti di fumetti o manuali, la provocazione è quella di  viaggiare di fantasia, infuocando l’entusiasmo. Si può studiare ovunque, in  un posto dove ottenere calma mentale aiuta la concentrazione. Può essere utile riservare un angolo con dei libri in casa e un tavolo in grado di ospitare lavoretti creativi. Un planisfero può aiutare a conoscere la geografia del mondo e dare un luogo agli eventi storici. La serenità è la capacità di creare un’atmosfera in grado di spronare positivamente i bambini. Perdere tempo o procedere con lentezza per un ragazzino è normale. Evitare di esasperarlo nei tempi giova. Mettere fretta non aiuta a lavorare meglio. Il tempo destinato ai compiti deve essere organizzato in modo consapevole, prevedendo anche un momento di riposo. Meglio evitare di vivere l’ora dei compiti come un castigo. Leggere, sottolineare e utilizzare i colori per evidenziare i concetti fondamentali facilita lo studio. Riassumere i concetti come se li stessimo raccontando migliora la comprensione. Al contrario, replicare la lezione dall’inizio alla fine, mnemonicamente non è pratico. Emerge più strategico fare domande, interrompere, saltare da un punto all’altro.  Inoltre educare al pensiero critico significa mettere in discussione ciò che gli altri dicono, andare oltre il concetto comune. Mentre i piccoli sono impegnati nei compiti è bene, ad esclusione dei bambini più piccoli, che possono avere bisogno di aiuto, farsi da parte. Per insegnare lo studio autonomo bisogna lasciare i piccoli da soli, sbagliando si trova il metodo e non importa se il voto non sarà il massimo. L’obiettivo è gestirsi da soli, imparando a cavarsela.

fonte: www.bwoman.it

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About the Author: Giusy De Giovanni