Ripepi su Aeroporto: “per bancarotta economica e morale provocata dalla Falcomatà spa, promuoveremo class action per risarcire reggini”

La “Falcomatà s.p.a.” non è credibile. Ha avuto tempi, modi e luoghi per poter mettere mano alla questione aeroporto, non lo ha fatto, perché ha pensato solo a sé stessa ed ai suoi cari. I cittadini vogliono essere risarciti da questi due anni di bancarotta economica e morale. Fratelli d’Italia si farà promotore di una class action nei confronti degli attori di questo disastro. Sentire dire, dal Sindaco Falcomatà, che farà azioni eclatanti per salvare l’aeroporto, è stato come vedere un killer andare a piangere al funerale della sua vittima. Dopo 25 mesi di silenzio assoluto, il Sindaco si è degnato finalmente a parlare del problema dei problemi che affligge la nostra città, non in Consiglio Comunale come più volte sollecitato, non in una apposita conferenza stampa da lui convocata, ma solo a margine di una conferenza stampa convocata da altri. La questione aeroporto è la semplificazione pratica che la classe dirigente reggina è il nuovo senza progetto che consuma se stessa e provoca le cause della sua dissoluzione; parole e musica del prof. Paolo Prodi. Quando Falcomatà si dice “ pronto ad azioni eclatanti” dimostra ancora una volta di non essere credibile. Noi, in due anni di denunce, abbiamo avvertito la cittadinanza di quello che stava accadendo ed abbiamo scritto mozioni ed interrogazioni per far prendere posizione ad una amministrazione sgangherata e priva di ogni strategia politica utile a risolvere veramente il problema. Poi abbiamo presentato anche una mozione in Consiglio Comunale dove dicevamo che la Sogas era decotta e si doveva costituire una newco per traghettare il Tito Minniti verso la salvezza. Allora fui beffeggiato da quelli che oggi si dicono pronti ad azioni eclatanti, Falcomatà e Castorina. Sono loro che hanno prodotto questa bancarotta economica e morale della città perché a questo punto, se andrà tutto bene, l’aeroporto finirà per trent’anni nelle mani della Sacal; se invece andrà male, chiuderà. E’ inutile prendersela con Alitalia, che è una compagnia privata in fase di ristrutturazione del piano industriale che prevede esuberi di personale e tagli di rotte “domestiche” tra cui Reggio Calabria. Questi soloni dovevano pensarci per tempo e invece nella migliore delle ipotesi, come già detto, l’aeroporto della città Metropolitana sarà governato per il futuro dalla Sacal  e dal suo più importante azionista privato, venditore di slot machine, Caruso. Questo hanno prodotto i nostri venditori di fumo, distruggendo, in maniera terminale, il nostro aeroporto. Ora sono alla ricerca di interventi omeopatici, di cure palliative e di operazioni di magia mediatica per deviare i cittadini dalla realtà. Ci dispiace per le decisioni prese dalla Camera di Commercio, che riprendono la solita liturgia politica dei tavoli tecnici che non portano a nulla. In questa fase terminale si devono prendere decisioni importanti, per far si che la città possa gestire e rilanciare il suo aeroporto, creando una nuova società che sia pronta a vincere le sfide del futuro prossimo.

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