Mostra “Shoah” al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria conclusa con successo

La Mostra “1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia: documenti per una storia” – con l’approfondita sezione dedicata alla “Presenza ebraica in Calabria”- allestita su iniziativa del Ministero dell’Interno al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Capo dipartimento per l’immigrazione Prefetto Mario Morcone, di concerto con la Prefettura di Reggio Calabria, si è conclusa con successo registrando un grande interesse e profondo coinvolgimento. La città di Reggio Calabria è stata protagonista dell’importante evento essendo stata prescelta quale unica sede nazionale per ospitare la predetta esposizione in occasione della Giornata della Memoria, istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 per ricordare la “Shoah”. Tale iniziativa, infatti, ogni anno si tiene in città diverse (Torino, Venezia, Caserta, Modena, Firenze e Catania) affinché il ricordo e il monito che ci viene dalla Storia raggiungano le nuove generazioni non solo attraverso le pagine dei libri ma con testimonianze documentali del vissuto. Oltre agli studenti delle scuole della provincia, molti sono stati i cittadini che hanno potuto apprezzare l’esposizione che racconta, attraverso documenti, fotografie e immagini, la storia dello sterminio degli Ebrei vittime del genocidio nazista, le leggi razziali e la persecuzione dei cittadini italiani deportati nei campi di concentramento, offrendo la possibilità di profonde riflessioni sul tema della “Shoah” e sulle aberrazioni della Storia. Dallo scorso 24 gennaio, giorno dell’inaugurazione dell’Evento espositivo, è stata riscontrata una notevole partecipazione da parte della città e della provincia, registrando un boom di presenze al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria con un totale di circa 6000 visitatori sino al 12 febbraio, data di chiusura della Mostra. L’allestimento dell’ Evento espositivo è stato curato e programmato con puntualità nel corso delle numerose riunioni tenutesi presso il Palazzo del Governo e sono state, altresì, trovate soluzioni logistiche per consentire il trasporto delle scolaresche anche di Istituti scolastici ubicati fuori dal territorio comunale grazie all’impiego di pullman messi a disposizione dall’Ente Provincia, dalla Città metropolitana, che – con l’Ufficio scolastico provinciale – ha calendarizzato le visite di scolaresche di ogni ordine e grado. L’ esposizione è stata suddivisa in due sezioni documentarie distinte: la prima, di carattere generale, realizzata dalla “Fondazione Centro di Documentazione Ebraica contemporanea”, che documenta la Shoah in Italia dal 1938 – data di emanazione delle leggi razziali – fino alla Liberazione nell’aprile del 1945; la seconda, dedicata alla “Presenza ebraica in Calabria”, è una testimonianza archivistica, documentale e archeologica della presenza degli ebrei in Calabria a partire dal IV secolo. Il Prefetto Michele di Bari, nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione dell’evento con i loro autorevoli contributi, esprime il proprio compiacimento per l’importante risposta positiva della collettività e in particolare, del mondo della scuola, all’invito alla riflessione in ricordo della “Shoah”.

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