Le dichiarazioni a caldo del sindaco Falcomatà sull’aeroporto di Reggio Calabria lasciano basiti i cittadini reggini, che dal summit romano si attendevano risposte concrete. Il Sindaco Falcomatà si è limitato a parlare di soluzioni tecniche che rendano maggiormente fruibile lo scalo reggino e che potranno garantire la continuità dei collegamenti. Troppo poco. Il 27 marzo si avvicina molto velocemente con Alitalia che per ora sta confermando la cancellazione dei voli e sta prenotando gli utenti su altri aeroporti. Allora la domanda sorge spontanea: dal 27 marzo si volerà da e per Reggio? con quali orari? con quali compagnie? È fondamentale infatti per l’economia reggina che si mantengano gli orari ad oggi utilizzati da Alitalia. Se non si tratta di Alitalia, gli utenti che avevano acquistato il volo da e per Reggio Calabria e sono stati riprotetti su altri aeroporti saranno costretti ad acquistare un nuovo biglietto aereo? In ragione anche delle dichiarazioni della stessa compagnia Alitalia, ci saremmo aspettati una presa di posizione seria e puntuale di Falcomatà sugli impegni presi nei confronti dell’ex compagnia di bandiera, sulla continuità territoriale, sulla ricapitalizzazione della Sacal. Ed invece poche battute, per un incontro tanto atteso cui non ha partecipato neanche il Ministro Delrio, che certamente lascia attoniti i cittadini reggini, che hanno necessità di conoscere l’imminente futuro dello scalo. Non è più il tempo delle chiacchiere, non è più il tempo di parole prive di sostanza, che hanno condotto già alla fine del collegamento con Milano, serve concretezza e chiarezza, in nome di quella trasparenza che ormai il Comune di Reggio Calabria pare avere abbandonato.
