Il Ministro dello Sport Luca Lotti supera la prova sfiducia la Senato

Roma 10:30 – Il Ministro dello Sport, nonché “fedelissimo” dell’ex premier Renzi ha superato il voto di sfiducia presentato dal M5S in merito al caso Consip. Con 161 voti a favore e 51 contrari  il Senato respinge la mozione di sfiducia a Luca Lotti. Come riportato da Ansa.it, il Ministro in aula insieme a numerosi ministri del governo, respinge “con determinazione” tutte le accuse, nega di “aver rivelato segreti” e denuncia la strumentalizzazione di chi lo usa “per liquidare la stagione riformista” renziana. Una difesa che ottiene il sostegno della maggioranza, a parte i bersaniani che non partecipano al voto, e la “neutralità” garantista di Fi che rinuncia al voto. Le repliche dei grillini alla difesa non si fanno attendere infatti : “Se è calunniatore Marroni – incalza la grillina Taverna – perché lasciarlo al suo posto al capo degli appalti pubblici? Marroni ha detto che non intende ritrattare e allora o è un bugiardo Lotti oppure è un bugiardo Marroni: per logica uno dei due dovrebbe andare a casa”. Taverna accusa la maggioranza di “essere incollata alla poltrona e alla pensioncina”, la seduta scorre veloce come la chiama finale alla quale partecipano solo 215 senatori. Nel suo intervento, Lotti non si limita a respingere le accuse. Per la prima volta usa il termine “calunnia” per le affermazioni dell’ad di Consip Luigi Marroni. “I magistrati hanno avuto da me tutta la documentazione, incluse le agende, i miei spostamenti, gli ingressi nel mio ufficio”, afferma il ministro sfidando il dirigente a dimostrare quando gli avrebbe rivelato l’esistenza di un’indagine su Consip. “Sostenerlo significa incorrere nel reato di calunnia”, afferma accusando chi gli chiede un passo indietro di essere “culturalmente subalterno e politicamente scorretto”. Diciamo che chi sia il “calunniatore” e chi dice la verità lo stabiliranno gli investigatori.

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About the Author: Carlo Viscardi