Arkansas: giudice sospende 8 esecuzioni capitali

Arkansas 10:45 – Un giudice dell’Arkansas ha sospeso fino a data da destinarsi, tutte le esecuzioni nel suo stato. Questa decisione, come riporta RaiNews, arriva dopo vari giorni di proteste e petizioni sul fatto che da quando è stata ripristinata la pena di morte nello stato dell’Arkansas, nel 1976, non si erano mai viste 8 esecuzioni in 11 giorni. La sospensione blocca temporaneamente l’uso del bromuro di rocuronio, uno dei tre farmaci usati per le iniezioni letali.  La decisione del giudice Wendell Griffen arriva in seguito alle proteste di quattro case farmaceutiche, che avevano espresso preoccupazioni per le modalità con cui il dipartimento carcerario aveva ottenuto il bromuro, sostenendo di essere state tenute all’oscuro, al momento della vendita, sull’uso reale a cui era destinato. La McKesson Corporation, distributore della Pfizer, è andata in tribunale denunciando il fatto che lo Stato avesse mentito sull’utilizzo. Il sistema carcerario statale “non ha mai reso pubbliche le modalità d’uso di questi prodotti”, ha scritto un avvocato della compagnia in una lettera ottenuta dal New York Times. “Al contrario – si legge – l’acquisto è partito da un account legato alla licenza di un dottore, che faceva implicitamente pensare che i farmaci fossero destinati a scopi medici”. Nonostante in genere le “Big Pharma” siano contrarie a legare i propri prodotti alla pena di morte, raramente si è vista una rottura simile tra le compagnie e uno Stato.  L’ordine del giudice di bloccare l’uso del farmaco, coincide anche con un’altra decisione, questa volta da parte della Corte suprema statale, di fermare l’esecuzione di uno dei condannati con problemi mentali, poichè incapace di comprendere la punizione impartita. Un altro giudice, Price Marshall, aveva espresso preoccupazione per i tempi troppo stretti che non davano a uno dei condannati tempo sufficiente per richiedere la grazia.

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About the Author: Carlo Viscardi