Nasce l’Unione Cantastorie, per una realtà che sopravvive

Una bellissima notizia di questi giorni giunge dal centro del Mediterraneo, nasce l’Unione Cantastorie, un coordinamento di Associazioni Culturali del Sud che raggruppano altrettanti Cantastorie siciliani, calabresi e non solo. L’incontro del 25.03.2017 nella cittadina etnea di Paternò (CT), patria indiscussa dei Cantastorie del secolo scorso, ha visto confluire numerosi cantastorie siculo – calabri che si sono ritrovati nel Teatro del Museo Casa del Cantastorie per unirsi e creare le basi di un progetto comune, rispondendo all’invito di Franco Occhipinti, Presidente dell’Associazione ragusana “Gli Ultimi Cantastorie” e di Cettina Busacca figlia d’arte della famiglia dei più famosi Cantastorie siciliani. Dall’incontro è nata subito la consapevolezza di manifestare una bellissima realtà: Il Cantastorie sopravvive! L’incontro si è concluso con un bellissimo spettacolo che ha visto alternarsi sul palcoscenico del Teatro 12 Cantastorie che hanno manifestato la loro arte, le loro diversità di stili e le loro storie, tra la tradizione e l’innovazione. Nei giorni successivi all’incontro, spontaneamente e con grande interesse, si è messa in moto una macchina organizzativa che ha visto, a meno di un mese di distanza, nascere l’Unione Cantastorie. E’ stato costituito un Consiglio Direttivo che vede al suo interno Cantastorie dello spessore di Nonò Salamone (Sutera, CL), Alfio Patti (Catania), Cettina Busacca (Paternò, CT), Sara Cappello (Palermo), la regista Luana Occhipinti (Ragusa), Fulvio Cama (Reggio Calabria) che ricopre il ruolo di Direttore Artistico e Franco Occhipinti (Ragusa), nel ruolo di Presidente. Un gruppo di tutto rispetto che rappresenterà l’Unione Cantastorie e che già dalle premesse sarà veramente una grande casa aperta a tutti siano essi Cantastorie duosiciliani, italiani o del resto del mondo. Da come emerge dal documento sottoscritto e divulgato, si capisce che il progetto è ambizioso e punta a diventare da subito una realtà artistico – culturale di levatura mondiale che certamente farà parlare di sè attraverso le storie plurimillenarie e le tradizioni che il Cantastorie rappresenta, ma soprattutto attraverso la formale presentazione della candidatura del Cantastorie a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sarà quindi una piacevole sorpresa rivedere nelle piazze, nei teatri, nei borghi, nei castelli della nostra terra, ancora in scena la figura del Cantastorie che sopravvive dai tempi immemorabili quando Omero cantava l’Iliade e l’Odissea. Il progetto prevede la realizzazione di Festival e Rassegne, laboratori e mostre, convegni ed una serie di attività legate alla salvaguardia ed alla rivalutazione della figura del Cantastorie a 360°, nella consapevolezza che ciò appartiene alla più pura identità territoriale di una terra che ha anch’essa bisogno di riscatto e di rinascita, e che cerca di farlo con un’arte antichissima che tutto il mondo ci invidia. Una grande casa quindi aperta a tutti, Cantastorie e non, perché chiunque vuole contribuire alla crescita del progetto può farlo, da artista o da semplice collaboratore, entrando a far parte dell’ Unione Cantastorie con una semplice richiesta di adesione. L’adesione è gratuita e libera e basta compilare una scheda di accesso che presto verrà divulgata attraverso i canali dedicati sul web e non comporta alcun impegno se non il sostegno all’iniziativa fosse esso anche solo morale. La nascita dell’Unione Cantastorie è sì una bellissima notizia quindi che punta, in un mondo sempre più globalizzato e distratto, ad un’eccellenza di cui tutti noi dobbiamo andare fieri e verso la quale tutto il mondo, volente o nolente volgerà il proprio sguardo.

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