L’asse franco-tedesco sembra uscire rafforzato dall’elezione di Macron

Berlino 22:35 – Con l’elezione del nuovo presidente francese l’asse franco-tedesco sembra proprio rafforzarsi. Oggi, come riferisce una velina Ansa.it, c’è stato il primo incontro fra il neopresidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Abbiamo concordato che lavoreremo insieme in modo molto stretto”, ha detto la Merkel, nella conferenza stampa dopo il suo incontro con il Capo dell’Eliseo.  “Sono consapevole che in un momento molto critico dell’Ue, vanno prese decisioni giuste”, ha aggiunto. La Cancelliera ha parlato di “progetti sul sistema fiscale per dare impulso all’Europa”.  “Vogliamo sviluppare una road map – ha argomentato-: c’è una convinzione comune che non possiamo soltanto occuparci della Brexit, ma che dobbiamo pensare anche all’approfondimento della Europa”. Il nuovo capo dell’Eliseo ha sottolineato la necessità per la Francia di fare le riforme, ma bisogna anche “sburocratizzare l’Europa”. “Il mio compito – ha detto – è difficile, non ho dimentaticato il voto della rabbia”. Quanto al Juncker, ha lamnetato, “non ha soldi freschi. Quello di cui abbiamo bisogno sono soldi freschi. Servono investimenti per il futuro dell’Europa”. Edouard Philippe, sindaco di Le Havre, esponente moderato della destra dei Republicains, è stato nominato primo ministro dal capo dello stato Emmanuel Macron. “Sono un uomo di destra e tuttavia tutto il mio impegno è ispirato dall’interesse generale”, ha detto il primo ministro, nel breve discorso di ringraziamento e commiato al suo predecessore, Bernard Cazeneuve. “Lei è di sinistra, io sono di destra, questo non la sorprenderà – ha detto Philippe rivolto a Cazeneuve – e tuttavia entrambi abbiamo stima per l’altro. E sappiamo che l’interesse generale deve guidare tutto l’impegno dei politici, dei rappresentanti dello Stato e dei nostri concittadini”. Quindi l’era “Macron” è iniziata in “pompa magna2 e con tutti i presupposti per un asse Berlino-Parigi sempre più forte atto ad imporsi sui destini dell’Europa.

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About the Author: Carlo Viscardi