L’attacco di Wannacy non è ancora cessato, ancora sotto scacco parte dell’estremo oriente

 

Asia 07:40 – Come già previsto ed annunciato dalla BBC ieri ecco che si avvera la previsione. Chi pensava che il pericolo del Cyberattacco fosse ormai passato, o almeno sotto controllo, si è dovuto ricredere, infatti l’estremo oriente sembra proprio essere “sotto scacco” del virus informatico Wannacy. A riportarlo nel nostro paese è RaiNews, la quale avvisa che l’agenzia per la cyber-sicurezza di Pechino ha avvertito che sono almeno 18mila gli indirizzi Ip raggiunti con certezza dal virus. Altri 5471 indirizzi, in gran parte localizzati a Pechino, Shanghai e sulla costa, sono stati colpiti con alta probabilità.  Sono state già colpite le reti intranet di diverse imprese nel settore bancario, dell’istruzione, dell’energia elettrica, ma anche l’assistenza sanitaria e i trasporti hanno subito conseguenze. Centinaia di migliaia, sarebbero i pc infettati dal virus, in 29.372 sedi di istituzioni cinesi, incluse quelle di agenzie del governo. Università, ospedali e uffici della vasta burocrazia cinese, dal gradino più basso fino ai ‘mandarini’, si sono visti bloccati da un momento all’altro la possibilità di far scorrere le pratiche amministrative riguardanti milioni di persone. Hitachi è finita nell’attacco ransomware globale: il colosso giapponese ha reso noto di aver rilevato diversi suoi computer con problemi all’invio e alla ricezione delle email. Il colosso hi-tech ha reso noto di aver notato problemi ai suoi sistemi nel weekend riuscendo comunque a risolvere alcuni problemi. Anche altre compagnie nipponiche hanno avuto problemi, tra cui Nissan (presso gli impianti britannici) e il colosso ferroviario East Japan Railway. Ora vedremo come le “task-force” informatiche cercheranno di fermare “Wannacy” e cercare di arginare i danni.

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About the Author: Carlo Viscardi