Estratto del Rendiconto di gestione 2016 a cura dell’Assessore al Bilancio Irene Calabrò

Sindaco, Giunta, Presidente, Ufficio di segreteria, Consiglieri, Stampa e Cittadini, oggi si porta all’approvazione del consesso consiliare il rendiconto di gestione 2016. Ho portato a chiusura il lavoro svolto dal mio predecessore nella consapevolezza di aver ereditato una gestione attenta ed avveduta. La rendicontazione è un’attività contabile priva di discrezionalità, si tirano le somme di attività che delineano la gestione finanziaria, economica e patrimoniale dell’Ente che  tende a certificare due dati fondamentali:  la regolarità contabile della gestione e  i risultati raggiunti. Quanto alla gestione patrimoniale si è preso atto della decisione assunta il 04.05.2017 in Conferenza Stato-Città e autonomie locali dove si è deciso di rinviare al 31 luglio i termini per la definizione, da parte dei Comuni, dei nuovi modelli di Conto economico e di Stato patrimoniale. Regolarità contabile di gestione Sin dal suo insediamento l’Amministrazione ha intrapreso un percorso di regolamentazione e monitoraggio degli schemi contabili adeguando i processi alla nuova procedura finanziaria. I controlli effettuati dall’organo revisore hanno attestato la conformità delle operazioni adottate: la regolarità delle procedure per la contabilizzazione delle entrate e delle spese in conformità alle disposizioni di legge e regolamenti;

la corrispondenza tra i dati riportati nel conto del bilancio con quelli risultanti dalle scritture contabili;

 il rispetto dei principi della competenza finanziaria nella rilevazione degli accertamenti e degli impegni;

la corretta rappresentazione del conto del bilancio nei riepiloghi e nei risultati di cassa e competenza finanziaria;

 la corrispondenza tra le entrate a destinazione specifica e gli impegni di spesa assunti;

l’equivalenza tra gli accertamenti di entrata e gli impegni di spesa nelle partite di giro e nei servizi per conto terzi;

il rispetto dei limiti di indebitamento e del divieto di indebitarsi per spese diverse da quelle di investimento;

il rispetto del contenimento e riduzione delle spese di personale;

 il rispetto di vincoli di spesa per acquisto di beni e servizi;

 i rapporti di credito/debito al 31.12.2016 con le società partecipate;

la verifica degli equilibri finanziari in fase intermedia.

Risultato di gestione e di amministrazione

La gestione di competenza risulta positiva è in linea con l’applicazione dei nuovi principi contabili, atteso che si sono determinati accantonamenti a tutela degli equilibri di bilancio e per spese future. Il rendiconto 2016 si chiude rispettando il rientro della quota di disavanzo di amministrazione prevista dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale stilato dalla Commissione Straordinaria. In particolare, rispetto al 31.12.2015, che aveva attestato un disavanzo di gestione di euro 206.739.794,75, il consuntivo 2016 chiude con un disavanzo di euro 189.127.090,23. Il recupero del disavanzo è stato di 17.612.704,50 a fronte dei 15 milioni previsti. E tale dato positivo si attesta nonostante la bocciatura della rimodulazione del piano di riequilibrio che ha portato la reviviscenza dell’originario piano di rateazione decennale, imponendoci per il 2016 l’ammortamento rateale di un decimo dell’annualità dovuta anziché del trentesimo auspicato attraverso la rimodulazione. Esito favorevole raggiunto nonostante il trend decrescente delle entrate, fenomeno arginato dall’adozione di interventi di recupero dell’evasione ed elusione ed assicurato dal fondo crediti che ne garantisce l’esigibilità. Tutte le azioni intraprese sono orientate a mettere in sicurezza i conti dell’Ente e tracciano il solco della prosecuzione sulla strada della trasparenza e del rispetto delle regole. Siamo nella fase di ripianamento, anzi di risanamento, ed i correttivi gestionali e procedurali adottati iniziano a produrre risultati concreti. Non ostentiamo un risultato positivo, né celebriamo vittorie epocali, semplicemente rivendichiamo una gestione sana e rigorosa delle nostre finanze. A tal proposito merita di essere sottolineato il rapporto instaurato con la Commissione Bilancio dell’Amministrazione, con i cui componenti si è intrapreso un rapporto interlocutorio costruttivo e soprattutto chiarificatore. Con i dirigenti abbiamo proposto di istituzionalizzare lo svolgimento delle sedute a cadenza anche mensile e di svolgerle direttamente al settore presso gli uffici del Cedir, dove si respira un’aria diversa rispetto a Palazzo. L’intento è quello di rendere partecipi tutti i consiglieri delle attività correnti e delle difficoltà quotidiane perché vedete non c’è niente di peggio che dibattere di argomenti che si disconoscono: si rischia di sbagliare, di male interpretare, o peggio si ingenera disinformazione.

 

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