Roccella Ionica: sabato 17 giugno la consegna del Palazzo feudale dei Carafa alla città

A conclusione dei lavori di restauro e consolidamento di una imponente tranche del complesso monumentale conosciuto come “Castello Carafa”, finanziati con fondi del Mibact della Regione Calabria e della Soprintendenza, sabato 17 giugno, a partire dalle ore 18.00, si svolgerà la cerimonia di consegna del Palazzo feudale (ala Est) dei Principi Carafa della Spina alla comunità roccellese. L’evento è organizzato dal Comune di Roccella Jonica, uno degli enti attuatori, insieme alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio della Calabria del progetto di recupero del complesso architettonico, e si articolerà in quattro fasi. La cerimonia prenderà il via dal Teatro al Castello alle ore 18.00 con i saluti istituzionali delle autorità e la presentazione dei lavori di restauro del Palazzo Carafa. L’incontro sarà introdotto e moderato dall’Assessore comunale alla Cultura Bruna Falcone e, dopo i saluti del Sindaco Giuseppe Certomà e delle autorità invitate, procederà con la relazione tecnica dell’ingegnere Lorenzo Surace, responsabile unico del procedimento (Rup) per la realizzazione dell’opera e con la relazione storica della dottoressa Marilisa Morrone, responsabile delle indagini archeologiche in fase progettuale e della direzione archeologica.Alle ore 19.00 partirà la passeggiata collettiva a piedi (disponibile anche il servizio navetta sia dal teatro al Castello, subito dopo il convegno, sia da piazza San Vittorio dalle ore 19.30) attorno alla panoramica rupe del Castello per raggiungere l’antica Città, nota come “Roccella di San Vittore”.Il momento culminante dell’evento è previsto alle ore 20.00 con il taglio del nastro, l’ingresso al Palazzo e la visita all’interno dello stesso guidata dagli studenti del Liceo scientifico “Pietro Mazzone” in veste di “Ciceroni”. L’inaugurazione del Palazzo sarà animata da musici e archibugieri del “Gruppo Brancaleone” di Barletta e da figuranti in abiti d’epoca della sartoria teatrale Menghini che rievocheranno le figure dei feudatari del ramo Carafa che hanno edificato e successivamente ampliato il Palazzo (da Vincenzo I, Conte di Grotteria, Barone di Castelvetere, Roccella e Motta Gioiosa, vissuto tra il 1489 e il 1526, a Vincenzo Maria, terzo Duca di Bruzzano e quinto Principe della Roccella, vissuto tra il 1767 ed il 1806), accompagnati dalle rispettive consorti e da nobili, chierici e popolani.All’interno del Palazzo sarà allestita una mostra documentaria a cura della dott.ssa Marilisa Morrone. La serata si concluderà con la festa finale che avrà inizio alle ore 21.30 nella “Piazza della Città”, antistante il Palazzo Carafa e che sarà allietata da degustazioni e dal concerto della cantante Nina Berglova, nuova voce del jazz contemporaneo. “A distanza di circa un anno e mezzo dall’inaugurazione dell’ex chiesa Matrice dell’antica Città, restaurata e adibita a sala polifunzionale, finalmente sabato prossimo consegneremo alla comunità di Roccella anche una ampia parte del maestoso palazzo feudale ad essa attiguo, ricostruito nelle parti crollate, recuperato e consolidato nelle parti originarie e dotato di nuova copertura, pavimentazione, vetrate ed impianti tecnologici”, annuncia soddisfatta l’assessore alla Cultura, Bruna Falcone. “Dopo anni di abbandono – aggiunge l’assessore – il Castello riprende sempre più a vivere e la città potrà riappropriarsi e fruire di un bene che non è soltanto il simbolo della propria identità storica, ma che rappresenta uno dei siti architettonici e paesaggistici di maggiore valenza di tutta la Calabria”.“L’Amministrazione Comunale di Roccella – conclude Bruna Falcone – ha sempre creduto nell’importanza di recuperare e valorizzare il Castello in funzione della vocazione turistica della cittadina e continuerà a spendersi nell’impegno di portare a compimento il restauro dell’intero complesso monumentale per farne un centro di attrazione unico nel suo genere, dove storia, architettura, cultura e paesaggio si intrecciano e danno un originale risalto ad eventi culturali e ricreativi”.

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