Cannizzaro: il liberalismo calabrese è vivo, ben tornata speranza!


Gli italiani riscoprono il valore della democrazia dettata dal voto popolare ed in Calabria si svuotano le sacche elettorali che fungevano da propellente alle amministrazioni locali del centrosinistra a trazione Pd. La lettura della Calabria post-voto rivede la voglia dell’elettore moderato e liberale di chiudere al più presto il capitolo di mal governo che ormai impera da tre anni a tutti i livelli nella nostra regione, soprattutto alla cittadella. La sonora sconfitta, che di fatto è una bocciatura politica, sottolinea la fallimentare azione di governo che fino ad oggi è stata propinata con ostinazione ed arroganza da Oliverio ed i Suoi fedeli e miopi sodali, una speranza di rinnovamento che trasuda dai seggi elettorali appena chiusi e che grida con civiltà e ragione il proprio diritto al cambiamento. Diritto maturato grazie ad una sterile presenza sul territorio regionale di una maggioranza politica che ha condotto solo battaglie personalistiche ed opportunistiche e che invece ha completamente ignorato quelle che sono le problematiche gravi ed urgenti della Calabria. Un esecutivo regionale sordo ai richiami di un opposizione politica che, sotto la tenace guida della coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, e nel pieno dei suoi compiti istituzionali, ha cercato sempre il dialogo e la critica costruttiva, ricevendo di conto solo dinieghi ed arroganti diatribe. Una scena politica regionale retta da una faida interna al Pd, ferita quotidianamente da incursioni “amiche” che mai hanno portato un valore aggiunto alla loro causa ma semmai hanno offerto il colpo di grazia che la gente di Calabria ha colto al volo. Non poteva essere altrimenti davanti all’inerzia assurda della sanità in Calabria, diventata “mala” grazie alla caparbia insistenza di un governatore incapace di redimere un vero piano sanitario efficace, e dedito solo al raggiungimento del controllo assoluto delle risorse economiche dell’intero comparto (perché di questo tratta il piano di rientro gestito dal commissario Scura). L’assoluta assenza di una azione congiunta e programmata con i presidi territoriali e lo stato di abbandono di quelli ospedalieri hanno determinato lo stato di sfacelo che oggi la Calabria delle cure mediche sta vivendo, una responsabilità morale che il Pd Oliveriano porta in grembo senza alcuno scrupolo, fino ad oggi. L’elettore, infatti, ha parlato con il suo voto e lo ha fatto in maniera chiara ed univoca, e in una terra martoriata come la Calabria è un valore aggiunto che rafforza il pensiero liberale di tutti quei moderati che, come noi di Forza Italia, credono in un cambiamento ed in una ripresa immediata. Oggi sono stati bocciati tutti i profeti della nuova politica renziana, figli e fratelli di quel Pd spregiudicato e fasullo che ha propinato solo false illusioni per il gusto del potere. Un pensiero sprezzante che ha sempre avuto come unico obiettivo il mantenimento ed il controllo della cosa pubblica a proprio uso e consumo, ignorando completamente le necessità del cittadino e nascondendo le proprie incompetenze nelle solite stancanti storielle legate ad un passato lontano, e pensando scioccamente che ciò potesse bastare a volare alto. Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte e, grazie a Dio, il popolo è sovrano; la città, la regione e tutte quelle realtà costrette a sottostare a regimi che non sono più paragonabili neanche al peggior post-comunismo, presto si troveranno pronte a cambiare aria, a ridare speranza e fiducia verso chi l’aveva smarrita, a ricevere da subito tutti quegli strumenti utili che fino ad oggi si sono volutamente archiviati, per il solo tormento di chi li invocava. La Calabria è pronta, la nostra amata città metropolitana più che mai, i cittadini sempre più consapevoli della scelta da fare, mancano solo gli appuntamenti elettorali ufficiali ma quelli ormai, come dimostrato ieri, sono una pura formalità. La voce unanime: fallimento! Il consiglio spassionato: andate a casa! Comprendiamo che molti di questi improvvisati attori si troveranno spaesati e confusi, ma ci sentiamo di rasserenarli tutti, convinti che sia la pensione che la new economy non lascerà nessuno senza stipendio. A noi azzurri, invece, ed a tutte le forze del CDX calabrese, il compito di rimettere insieme i cocci di un’azione insensata e sconsiderata che in questi ultimi anni ha messo in ginocchio le speranze delle famiglie calabresi. Come ripete sempre l’on. Santelli, un compito arduo ma da cui non ci sottrarremo. Il comunismo senza ideali, quello fatto dai compromessi e dagli inciuci, dall’interesse personale e dall’essere senza sostanza alcuna, è al tramonto, schiacciato sotto il peso delle proprie responsabilità.

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