Forse l’Apologia del Fascismo serviva a distrarre dall’ennesimo salvabanche?

Nel diritto italiano l’apologia di reato è prevista in due differenti aspetti: il più noto divieto di Apologia del Fascismo, che, peraltro, sanziona la propaganda a favore della ricostituzione del Partito Fascista e non la semplice “difesa elogiativa” (cit.  Wikipedia). (Corte Costituzionale, sentenza 1/1957).  In base a questa definizione ogni post come ogni cimelio celbrativo di passate vittorie può essere tranquillamente “sventolato”. Invocare ancora nel 2017 il reato di Apologia di fascismo è, a mio avviso, degno di menti molto poco evolute. Il Fascismo nacque, si diffuse e governò in un particolare momento storico e sociale, condizioni generiche irripetibili che quindi di per se giustificherebbero l’abolizione di una norma costituzionale comprensibile (per alcuni), sino a dopo un ventennio dalla sua creazione. Ora che in questi giorni, grazie ad una “boldrinata”, la questione sia tornata prepotentemente all’attenzione dei media, così come succede sporadicamente da anni a questa parte, dovrebbe far riflettere la destra e non infuriare. Ormai dovrebbe avere il “callo” contro tali banali e sterili esternazioni. Non solo ma indirettamente chi teme il resuscitare del Partito Fascista, in un certo senso ne certifica la grandezza in quanto solitamente non si ha paura delle piccolezze. Succede spesso quando la sinistra che governa è in difficoltà, come ha giustamente ricordato Giorgia Meloni di FLI, anche se il suo intervento non ha sfiorato il tema di fondo. In questo caso il polverone mediatico è stato stranamente sollevato negli stessi giorni in cui alla Camera dei Deputati della Repubblica, il Governo a guida PD, poneva la fiducia sugli aiuti bancari, blindando il provvedimento che passava così “agevolmente” al Senato. Tutto questo senza che l’opposizione si destasse dal torpore che in questi casi inaspettatamente la assale. Tralasciando adesso l’opportunità o meno di questo decreto salvabanche,  (il ministero del Tesoro ha disposto un’iniezione di 4,8 miliardi di liquidità e 12 miliardi di garanzie statali), dopo averne salvato più volte “UNA” non si comprenderebbe il perché non ne debba salvare delle altre, forse anche più meritevoli. La domanda è… dobbiamo ancora sentir parlare del reato di Apologia del Fascimo o possiamo chiedere che si parli e si sollevi la giusta attenzione su 4,8 miliardi di soldi pubblici destinati a strutture bancarie private!? A quando il #salvapopoloitaliano?

 

Fabrizio Pace

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