Taomoda Fashion: si concludono anche gli eventi collegati alla rassegna

Per una settimana le installazioni di talentuosi fashion designer nell’hub dell’NH Collection di Taormina

Cala il sipario sull’edizione 2017 di Taomoda e si concludono anche gli eventi collegati alla rassegna, comprese le mostre che per una settimana hanno reso fashion l’hub dell’NH Collection di Taormina, dall’esclusiva esposizione di abiti e disegni di Gianfranco Ferré alla capsule del museo del costume e della moda di Mirto fino all’interessante contemporary fashion e design, il primo con le creazioni di talentuosi fashion designer provenienti da più parti d’Italia e il secondo collegato al Design What’s up curato dagli architetti siciliani. Focus però sulla moda, fulcro della rassegna, e agli abiti che hanno fatto da sfondo a incontri, presentazioni e interviste sin dall’opening fino alla culminante sfilata di chiusura del Gala sul palcoscenico del Teatro Antico. Questi i profili degli stilisti ELIO FRONTERRÈ: È solo per caso che Elio Fronterré nasce a La Spezia,città che lascia all’età di nove anni, per trasferirsi nella terra dei suoi genitori, la Sicilia! Questo piccolo mondo, ricco di una povertà contadina e di pescatori  tatuati dal sole, dove i colori forti dominano il vento e la notte, e le donne  madri, inventano e cantano il presente nell’attesa di un futuro che vinca l’oblio! È questo il mondo che s’ imprime nelle pieghe della sua memoria ed emerge dalle sue creazioni, dai suoi quadri, appassionato da sempre di pittura cosi come di cinema e letteratura e da  ogni singolo capo,  ogni volta più ricco e pregno di un percorso artistico colto e suggestivo, che rende lo stile di Elio Fronterré un viaggio della conoscenza!A ventiquattro anni, Elio fa della sua passione un impresa, distribuisce il suo prodotto attraverso diversi studi di rappresentanza, e quattro anni dopo inizia l’apertura dei suoi punti vendita.La ricerca di materiali vintage, segnati dal tempo ed evocativi! L’uso d’immagini e parole, compagni di viaggio ricorrenti! Il gioco di trasformazione di molti capi. Ecco quali sono le basi da cui parte questo stilista che resta per scelta un outsider della moda, fuori dai circuiti pubblicitari più classici e dai salotti e sfilate proprie di questo ambiente. Elio Fronterré, che inizia giovanissimo la sua carriera di ” artigiano della moda” come ama definirsi, continua oggi quarantenne la sua produzione di abiti “artigianali” e di pezzi unici, segue e cura i suoi atelier come le sue tele, il tutto con grande ironia ed un sano cinismo che lo rendono libero di non prendersi mai troppo sul serio. Due note in più su Elio Fronterrè: L’iter creativo di elio fronterrè passa attraverso fonti d’ispirazione artistico culturali, non c’è una motivazione oggettiva a riguardo ma è squisitamente soggettiva. Negli anni passati sono state diverse ed innumerevoli le fonti d’ispirazione,da quella poetica di Alda Merini e Anna Achmatova ,quella cinematografica di impronta forte e di formazione,passando per il “bel canto” con l’omaggio alla Callas fino a quella pittorica di Tamara De Lempicka ed in particolare Frida Kahlo. Le suggestioni che derivano dalla conoscenza ed il successivo afflato con l’artista ed il suo lavoro si riflettono nelle creazioni dello stilista, dalle scelta dei tessuti alle fogge, dalla rivisitazione dei modelli all’intervento pittorico, grafico e fotografico sui capi equilibrato e consapevole da renderli manifesto dello stesso pensiero espressivo! Del lavoro della grande pittrice messicana, Elio Fronterrè viene rapito, oltre che dai colori intensi e contrastanti delle sue opere,soprattutto dalla sua personalitá che l’ha resa un icona/mito oltre ogni tempo! In questi 2 abiti ispirati a “Frida” : nel primo (questo) ritroviamo la mescolanza insolita di colori e l’uso di tessuti diversi e contrastanti tali da ricreare un armonia perfetta. FILLY BIZ: Filly Biz è un brand italiano di moda nato dalla passione dell’architetto Filly Cusenza per la fiber art, in cui si utilizza il tessuto per fare arte. Per venticinque anni Filly Cusenza ha realizzato opere d’arte  per i musei di tutto il mondo fino a quando ha deciso di dedicarsi alla moda e ha aperto il suo Atelier a Bagheria, in provincia di Palermo. Ogni creazione è realizzata come un’opera d’arte ed è prodotta interamente in laboratorio dove vengono seguite tutte le fasi, dal design alla confezione. Nel giugno 2016 il brand ha partecipato alla Montecarlo Fashion Week come esempio di made in Italy innovativo e ai Taomoda Awards di Taormina. ANGELA PIAZZA: Angela Piazza nasce ad Aidone, un’antica e suggestiva cittadina della provincia di Enna già famosa per il sito archeologico dell’antica città di Morgantina e della Venere. Si laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Catania ma seguirà un percorso diverso all’insegna dell’arte e in particolare la pittura. Partecipa con successo a diverse  mostre in varie città della Sicilia e nord Italia riscuotendo importanti critiche tra cui quella del famoso Giuseppe Veneziano. L’amore per la pittura la porta a realizzare le sue opere d’arte anche sui tessuti, in particolare il Denim che si presta bene ad essere trasformato in tela pronta da dipingere  diventando così un capo prezioso ed originale nello stesso tempo. Grazie a questa idea un’opera d’arte non sarà più costretta a rimanere appesa ad una parete ma potrà essere indossata e portata in qualunque ambiente in modo affascinante ed elegante  allo stesso tempo. Nasce cosi la sua collezione di abiti che vanno dal casual all’elegante. Alcuni  di questi capi sono già stati presentati a Taomoda 2016 e nelll’edizione Taomoda 2017 verrà presentata la nuova collezione. AMALIA PEDITTO: Amalia Peditto catanese di nascita nutre da sempre una vera passione per la pittura e la manualità spaziando nelle tecniche più disparate.Nonostante la sua professione  di farmacista, la poliedrica inventiva la porta a sfruttare il suo tempo libero nella realizzazione di oggetti per la casa,monili o accessori moda accuratamente dipinti. Bravissima anche nel cucito realizza capi originali sempre dipinti partecipando a diverse sfilate quali Sanremo e Montecarlo.Inizia a lavorare per il pubblico nel 2000 estendendo la sua produzione che nel 2016 la porta ad abbandonare la sua professione di farmacista per dedicarsi completamente a questa nuova attività chiamata “ARTE E SFIZIO”. MARIA GRAZIA SABATO : Nasce a Lecce ma vive a Piacenza. Dopo gli studi in Economia e Commercio, conseguendo la laurea a Pavia, si butta a capofitto nell’Azienda di famiglia, una grossa realtà che commercializza elettronica di consumo, elettrodomestici e casalinghi/articoli da regalo sia all’ingrosso con una serie di affiliati, sia in grandi Superstores a marchio proprio e, dopo essersi occupata di tutto a 360°, si concentra sul settore commerciale, marketing e organizzativo. Catapultata a Piacenza per amore di suo marito, allarga l’attività anche nel nord d’Italia, dando vita, insieme a un socio molto intraprendente, alla più grande catena italiana a copertura nazionale nel settore, che, portata al massimo splendore, viene ceduta a una grossa multinazionale straniera. Maria Grazia si concentra dunque finalmente nella più bella delle esperienze al mondo, la più difficile e ambiziosa: avere una bimba che desidera immensamente e che, quando arriva, le cambia la vita! La passione per la moda e la creatività la accompagnano da sempre, fin da bambina quando dipingeva quadri o inventava abiti per le barbie, e in seguito quando crea per passione gioielli per sorelle e amiche apprezzati poi da molti tanto da essere esposti in prestigiose gioiellerie in Italia, fino a quando lancia, insieme a una cara amica e socia, alcuni marchi di bjioux e accessori moda. La sua professionalità si è dunque formata in vari ambiti, commerciali, stilistici e la sua carriera è eterogenea e ad ampio raggio, cosa che le permette di avere una visione del prodotto moda non solo stilistica, ma anche commerciale e strategica. Nel 2017 crea il brand “Maria Grazia Sabato”. Il momento che attraversa il Fashion System non è favorevole, ma la volontà conta più della congiuntura economica. In “Maria Grazia Sabato” decide di convogliare non solo lo spirito imprenditoriale e la passione per la moda, ma soprattutto la grande convinzione che l’esigenza dei fruitori di fashion non sia tanto quella di avere sempre nuovi capi, quanto invece quella di completare gli outfit composti da pezzi già negli armadi e sempreverdi con accessori o idee nuove, che a loro volta rendano l’immagine totalmente rinnovata, vivace e molto caratterizzante. La sua mission è dunque creare accessori che completano e personalizzano il look, consentendo a ognuna di essere unica nella scelta degli abbinamenti e dei mix. Il target è giovane ma anche giovanile, per donne senza età che amano sentirsi sempre frizzanti, al passo con i tempi o addirittura ad anticiparli! Il tutto basato su un presupposto essenziale: partire dalla più grande delle risorse e ricchezze dalla nostra Italia, cioè la creatività e la manifattura artigianale, veri punti di forza del made in Italy, da implementare sempre di più sia in Italia ma soprattutto all’Estero. In questi giorni sta lavorando a una collezione da presentare al TAOMODA a Taormina composta da borsette e pochette particolarmente inovative, sia nel materiale sia nell’utilizzo (a tracolla, al braccio, da sera) e da tracolle e polsiere abbinabili a qualunque borsa già nell’armadio, rinnovandola, ma che fanno look da sole e che personalizzano e colorano ogni outfit. E’ alla ricerca sia di Fornitori per la scelta dei materiali e per la produzione, sia di sbocchi per la commercializzazione in Italia e all’Estero. NATURAL ROUGH (Viola Melpignano): Garantire la tradizione artigianale. Nasce da qui il percorso di Natural Rough.  Un progetto che trova la propria spiritualità nelle mani di donne e uomini appartenenti a comunità indigene della Colombia e del Venezuela. E’ attraverso di loro che Natural rough prende vita. Non un brand, non un marchio ma una identità utile a sostenere un’artigianalita’ in via di estinzione. Indossare un capo Natural Rough significa condividere la cultura di persone che vivono in villaggi lontani, sperduti nell’area Latina Americana. Significa ripercorrere quella parte ancestrale e selvaggia dell’anima che e’ dentro di noi e che tramite i ricami intessuti sulla tela, ci ricordano la terra da cui il progetto che indossiamo proviene. Dentro ad ogni capo di Natural Rough e’ custodita la storia, il sapere antico, i colori e le tradizioni delle popolazioni latine tramandate di generazioni in generazioni. Chi decide di avvicinarsi a Natural Rough sposa una filosofia, una salvaguardia di una cultura lontana dove e’ il cliente stesso a diventare interprete e parte attiva del progetto a sostegno della cultura artigianale.  La Collezione :La collezione donna Natural Rough diventa interprete dell’antica tecnica di ricamo della popolazione Wayuu Venezuelana. Un rilievo intessuto a mano che da vita a mante e accessori colorati. E ancora disegni etnici multicolore che donano anima a kaftani di puro lino e le borse in puro cotone ricamati artigianalmente. Il cotone e il lino di eccelsa qualità, tipico degli abiti, gonne e magliette Natural Rough, abbraccia disegni della tradizione che ricordano i codicei dei villaggi, i colori si ispirano alla terra e hai tramonti di questi posti lontani e meravigliosi. E’ la Juta, materiale antico e da sempre interprete delle tradizioni artigianali dei Paesi Latini ,  la protagonista preferita della collezione. Una trama fitta e’ la struttura di pantaloni grezzi, naturali per l’uomo che vuole essere protagonista di un nuovo linguaggio espressivo. Pantaloni più corti riportano lo stampo e le geometrie dei Paesi di provenienza. Per l’uomo, Natural Rough, presenta nella collezione delle mantelle di Alpaca pensate per chi vuole apparire sicuro di se, senza contraddizioni. Taomoda…Contemporary fashion & design” mette in mostra 29 talents: La Cles, Filly Biz, Elio Fronterrè, Natural Rough, Angela Piazza, Maria Grazia Sabato, Amalia Peditto Pierfrancesco Arnone, Andrea Branciforti, Giulia Baiamonte, Giuseppe Cinà, Stefano Gambino, Alessandra Grasso, Valeria Longo, Andrea Lo Bue, Luca Maci, Salvo Mazzone, MU’factory, Mario Musumeci, Luigi Napolitano, Officina 77, Luigi Patitucci, Roberta Pellegrino, Agata Petrillo, Violetta Scandurra, Salvatore Spataro, Salvatore Scherma, Antonia Teatino, 2Cworkshop

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