Martorano (Fenafi): “ Rei, una misura nazionale di contrasto alla povertà”

“Un aiuto importante per le famiglie più deboli e un buon mezzo per contrastare la povertà”. Per il presidente della Fenafi (Federazione nazionale delle società finanziarie) avvocato Santo Alfonso Martorano il Rei (Reddito di inclusione sociale) progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà riconosciuto ai nuclei familiari che rispondono a determinati requisiti relativi alla situazione economica, è un’importante innovazione di sistema che caratterizzerà l’accesso a tutte le prestazioni sociali agevolate migliorando la fedeltà delle dichiarazioni da un lato e semplificando gli adempimenti per i cittadini dall’altro. “Il nostro Paese può avvalersi di uno strumento permanente di contrasto alla povertà fondato sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale – afferma il presidente della Fenafi Martorano – Il reddito di inclusione sociale impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli. Potrà essere richiesto a partire dal 1° dicembre ed è il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali perché si fonda sul principio dell’inclusione attiva: sull’affiancamento al sussidio economico di misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi. Pronti due miliardi l’anno per un’assistenza che si rivolge a circa 660mila famiglie, ovvero 1,8 milioni di persone, a partire dal 2018”. Il Reddito di Inclusione viene versato su 12 mensilità, per un massimo di 18 mesi e il sussidio dura fino a 18 mesi, con importo minimo di 190 euro per i single fino a un massimo di 485 euro per i nuclei familiari con almeno cinque componenti. I beneficiari per rientrare nel Reddito di inclusione devono avere un reddito Isee sotto i 6 mila euro e un patrimonio immobiliare inferiore ai 20 mila euro. Per chiederlo, bisogna presentare domanda, attraverso specifici sportelli comunali che verranno istituiti sul territorio. Per ulteriori info è possibile scrivere a info@fenafi.it

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