Messina, sequestro penale di un complesso immobiliare

Dalle prime luci dell’alba, il personale della D.I.A. di Messina, supportato dal Centro Operativo di Catania, e i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina, a conclusione di una attività investigativa complessa ed articolata – sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina – Dott. Maurizio De Lucia – stanno procedendo all’esecuzione di una misura cautelare reale consistente nel sequestro penale, prodromico alla confisca, del l’intero complesso immobiliare denominato “ V. C.” , di proprietà della “ I. C. Srl ”, imponente struttura che ospita la nota omonima clinica gestita dal Gruppo G. SpA, quest’ultimo non destinatario di alcun provvedimento. Secondo le investigazioni giudiziarie poste in essere dalla D.I.A. e dalla Guardia di Finanza – le cui risultanze sono state condivise dall a locale D.D.A. e dal G.I.P. del Tribunale di Messina – l’importante complesso immobiliare sarebbe stato acquistato con provviste allo stato non giustificate, precedentemente esportate all’estero e successivamente fatte rientrare nel territorio nazionale a ttraverso la schermatura di società create ad hoc. L’indagine penale, condotta in perfetta sinergia dagli specialisti della D.I.A. e del Nucleo di Polizia Tributaria – nell’ambito dell e specifiche competenze nel contrasto all’attività illecita di riciclaggio – scaturisce dall’esame approfondito effettuato su alcune segnalazioni di operazioni sospette, trasmesse dalla Banca d’Italia ed inerenti il rientro dei capitali nel territorio nazionale di partecipazioni societarie allocate in precedenza all’estero in Lussemburgo ed in seguito artatamente “regolarizzate”. L’ attività di polizia economico – finanziaria, risalendo la china dei flussi finanziari intercettati ed esportati in precedenza in territorio svizzero, ha permesso di appurare come alcuni degli indagati – cui la “ I. C. Srl ” è direttamente riferibile – interessati da tempo al particolare settore, siano riusciti, sfruttando la parvenza di legalità del cosiddetto “ SCUDO FISCALE Ter ” a regolarizzare – già dal 2009 – le posizioni societarie prima attestate con società anonima in territorio lussemburghese. Tutta l’operazione sarebbe stata posta in essere al fine di acquisire e/o comunque reimpiegare – con provviste “illecite” precedentemente esportate e facendo intervenire negli atti societari dei fidati prestanome – un consistente complesso immobiliare da destinarsi all’esercizio di professioni sanitarie, la C. C. di Messina, nota casa di cura messinese che fa parte del gruppo G., leader nazio nale degli ospedali accreditati, que st’ultimo estraneo alle ipotesi delittuose contestate. Nel l’ambito del procedimento penale sono indagati i fratelli C. D. ed A. e D. P. A., per la fattispecie di reato di trasferimento fraudolento di titoli e valori ex art 12 quinquies D .L. 306/92, nonché Z. D., quale ex consulente e p ersona di fiducia dei C., per l’ipotesi delittuosa di riciclaggio ex art. 648 bis. Il sequestro, ancora in fase di esecuzione, ha interessato l’intero patrimonio della società “ I. C. Srl ” – comprensivo della sede della citata clinica, che verrà affidata ad un amministratore giudiziario nominato dalla magistratura inquirente e che consentirà, senza soluzione di continuità, l’erogazione da parte del Gruppo G., dei servizi sanitari all’utenza – e rapporti finanziari, per un valore complessivo prudenzialmente stimato in 10 milioni di euro.

fonte  — Comunicato Stampa –  Comando Provinciale Messina – http://www.gdf.gov.it/

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