Il modello italiano di contrasto al terrorismo internazionale

Roma – Esiste un modello italiano contro il terrorismo internazionale, fatto di controllo del territorio e servizi di prevenzione, è quanto ha spiegato il Ministro dell’Interno italiano intervenuto alla Camera dei Deputati alla presentazione del libro “Sconfiggere il Terrorismo”. Marco Minniti: “Oggi qual’è la situazione, un quadro in cui Islamic State è chiaramente sulla difensiva, per non dire che in alcuni casi drammaticamente sconfitto, A Mosul, sta per essere sconfitto anche a Raqqa. La partita della campagna militare è nettamente a sfavore dell’IS, ciò non ci porta a dire tuttavia che il fenomeno dell’IS è” un fenomeno che sta per estinguere” anzi è ragionevole pensare che nel momento in cui andrà avanti il processo di deperimento militare di IS potrà aumentare la capacità o la volontà di incidere di più con la minaccia di carattere terroristico. A quel punto il terrorismo diventa l’unico modo per affermare un’identità. Noi siamo l’unico Paese in Europa, uno dei pochi al Mondo, ad avere un luogo dove sono seduti intorno allo stesso tavolo gli uomini delle forze di Polizia e gli uomini dell’Intelligence.

Necessità dello scambio di informazioni in tempo reale. Se guardate tutti gli eventi drammatici letti col senno di poi, c’è sempre un problema di un non adeguato scambio di informazioni. Noi abbiamo un luogo dove questo avviene. Tra l’altro in questi mesi, ad ogni attacco ad ogni azione in Europa noi riunivamo il Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo, che ci consentiva di rapportarci con l’evento attraverso la collaborazione diretta con i Paesi colpiti. Non era usuale ma abbiamo fatto partecipare anche a queste riunioni del CAS partecipassero pure gli ufficiali di collegamento di Polizia dei singoli paesi che avevano subito l’attacco. Abbiamo deciso di dar vita alla Procura Nazionale Antimafia – Antiterrorismo, l’abbiamo messa insieme alla prima, perché, a mio avviso, sarebbe stato un errore avere due procure nazionali. Avremmo disperso uno straordinario patrimonio di carattere operativo e professionale. La Procura Nazionale Antimafia-Antiterrorismo ha funzionato molto bene, tutto questo può alludere,  ad una procura europea antiterrorismo“.

Sull’argomento anche il Presidente della delegazione Italiana NATO, Andrea Manciulli:”L’Italia, rispetto ad altri paesi, è quello che ha investito di più sulla dimensione preventiva insieme a quella repressiva. Questa è la nostra specificità. La dimensione preventiva è occuparsi di aggredire il fenomeno prima che diventi conclamato. La legge scritta insieme all’onorevole D’Ambrosio sul contrasto preventivo alla radicalizzazione va in questo senso. Questo non ci mette al riparo, bisogna sempre rimanere vigili su questo tema, ma è una questione d’approccio anche culturale. Quando si ha a che fare anche con ragazzi giovanissimi che usando un videogame o un pc si affezionando ad una causa sbagliata, in numero sempre crescente perché purtroppo Daesh ha creato la Jihad mediatica. Non si può pensare che quelli li arresti tutti e sai dove sono. Occorre fare un lavoro preventivo e lo si fa nelle scuole con la forma di controllo sociale fondamentale per combattere il terrorismo.

FMP

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.